
Continuano le proteste in Bahrein, l’opposizione sciita chiede le dimissioni del governo
Sono state ferite almeno 50 persone durante le proteste del 18 febbraio ai funerali di quattro manifestanti uccisi il 17 in Bahrein. Il re Hamad ha chiesto ai manifestanti di fermare le proteste e ha offerto in cambio la possibilità del dialogo.
Dopo i funerali i manifestanti hanno cercato di dirigersi verso l’ospedale dove erano stati ricoverati altri feriti ma si sono scontrati con l’esercito, che ha aperto il fuoco. Colpi di arma da fuoco sono stati sparati anche durante la notte.
Il prinicipale partito d’opposizione sciita, al Wefaq, ha rifiutato le proposta di dialogo del re chiedendo prima le dimissioni del governo e «la liberazione delle strade della capitale Manama dalle truppe e dai carri armati». I manifestanti chiedono maggiori diritti politici.
Abdul Jalil Khalil Ibrahim, importante membro del partito, ha dichiarato che «per ora l’unico linguaggio che è stato usato non è il dialogo ma l’uso della forza» e che prima di incontrarsi è necessario che le autorità accettino la monarchia costituzionale.
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