Checco Zalone ha sbancato il botteghino e battuto tutti i record nel primo weekend di presenza nelle sale italiane. Sono ben 1.250 i cinema che hanno trasmesso il nuovo film del comico pugliese, “Sole a catinelle”, fruttando 18 milioni e 606 mila euro.
OSSIGENO PER IN CINEMA. Entusiasta il produttore Pietro Valsecchi: «In una stagione grama questi incassi rappresentano una boccata d’ossigeno per tutti gli esercenti, a cui va il 50 per cento del costo di ogni biglietto staccato». Sole a catinelle non è solo un cinepanettone d’anticipo, è un film che mette d’accordo intellettuali e gente comune.
«Tanti cinema in crisi potranno salvarsi con questi introiti, ma non si tratta di un miracolo», ha continuato Valsecchi, che ha scritto una lettera al Corriere della Sera. «È un lavoro ben preciso e curato. Far ridere è forse uno dei mestieri più difficili. In tanti provano a fare commedie sperando di incassare, ma non è il genere a fare il successo».
MERITI. Il produttore ha infatti voluto rispondere al critico del Corriere, Paolo Mereghetti, che nei giorni scorsi aveva scritto una recensione non troppo entusiasta di Sole a catinelle. Secondo lui, il comico pugliese peccava di ambizione.
«Il pubblico dà fiducia a Checco ed è accorso in massa al cinema per vederlo. (…) Diamo a questo successo il ruolo di rimettere al centro il cinema italiano e pazienza se per una volta Tom Hanks e Harrison Ford (in sala con due nuovi film, ndr) staccheranno qualche biglietto in meno» di Checco Zalone.
