Esteri

Redazione
05 Aprile 2011
Si sono incontrati alla Farnesina il rappresentante di politica estera dei ribelli libici Ali Al Isawi e il ministro Franco Frattini, che ha dichiarato: «L'Italia ha deciso di riconoscere il Consiglio Nazionale di Transizione di Bengasi come solo legittimo interlocutore che rappresenta la Libia». Armi ai ribelli come «extrema ratio»
Tempi.it Placeholder
Redazione
04 Aprile 2011
Il "Prima linea" del numero di Tempi da giovedì 31 marzo in edicola raccoglie tre articoli: nel primo Luigi Amicone riprende gli interventi di Benedetto XVI e Angelo Bagnasco, che auspicano che si fermino le armi. Nel secondo il filosofo Henri Hude spiega cosa sta dietro l'interventismo di Sarkozy. Nel terzo Renato Farina dall'Iraq racconta il martirio dei cristiani
Tempi.it Placeholder
Redazione
04 Aprile 2011
L'esercito di Muammar Gheddafi non attacca più a viso aperto i ribelli libici ma sistema i suoi carri armati in mezzo alle città e i soldati si mescolano ai civili. I ribelli sono retrocessi per 250 chilometri fino a Brega. Ci vorrebbe un attacco della Coalizione via terra per risolvere la situazione ma Gates, segretario Difesa Usa, assicura: «Non finché io faccio questo mestiere»
Tempi.it Placeholder
Redazione
01 Aprile 2011
Koussa è volato in Gran Bretagna con un volo non commerciale dalla Tunisia e ha dichiarato agli uomini del Ministero degli Esteri di non voler più lavorare per il regime di Muammar Gheddafi. Intanto i ribelli cedono alle forze lealiste e si ritirano da Ras Lanuf e Bin Jawad. Tra poco lasceranno anche Brega
Tempi.it Placeholder
Redazione
31 Marzo 2011
Il premier giapponese Nato Kan ha dichiarato che la centrale nucleare di Fukushima 1 sarà smantellata. Paolo Togni, ex capo di Gabinetto del Ministero dell'Ambiente, spiega come: «Non è certo facile, né breve, né economico. I reattori vanno demoliti dopo essere stati raffreddati. Il combustibile, invece, dura migliaia di anni e ci sono solo due modi»
Tempi.it Placeholder
Redazione
31 Marzo 2011
I lealisti riprendono Ras Lanuf, Brega e Bin Jawad. L’avanzata è favorita dai mancati bombardamenti della coalizione. La Nato pensa di fornire armi agli insorti tra i dubbi. Vicario apostolico di Tripoli: «Armare una parte della popolazione contro l’altra non è morale. I bombardamenti della coalizione contro gli obiettivi militari coinvolgono anche gli edifici civili»
Tempi.it Placeholder