
Papa Francesco: il padre deve educare, non ridursi a essere un “compagno alla pari” del figlio
Papa Francesco, oggi all’Udienza generale, ha parlato di Dio “padre”. Questa è una parola, ha spiegato il Pontefice, che riassume bene il rapporto di ogni cristiano con il Creatore, visto che è il termine utilizzato da Gesù per chiamare Dio. E’ lui che ci ha insegnato a rivolgerci a lui così: “Il senso di questo nome ha ricevuto una nuova profondità proprio a partire dal modo in cui Gesù lo usava per rivolgersi a Dio e manifestare il suo speciale rapporto con Lui. Il mistero benedetto dell’intimità di Dio, Padre, Figlio e Spirito, rivelato da Gesù, è il cuore della nostra fede cristiana”.
L’ASSENZA DEL PADRE. Questo termine “indica una relazione fondamentale la cui realtà è antica quanto la storia dell’uomo. Oggi, tuttavia, si è arrivati ad affermare che la nostra sarebbe una ‘società senza padri’. In altri termini, in particolare nella cultura occidentale, la figura del padre sarebbe simbolicamente assente, svanita, rimossa. In un primo momento, la cosa è stata percepita come una liberazione: liberazione dal padre-padrone, dal padre come rappresentante della legge che si impone dall’esterno, dal padre come censore della felicità dei figli e ostacolo all’emancipazione e all’autonomia dei giovani”.
E’ vero che “talvolta”, ha spiegato Francesco, “in alcune case regnava in passato l’autoritarismo”, ma è anche vero che oggi si è passati “da un estremo all’altro. Il problema dei nostri giorni non sembra essere più tanto la presenza invadente dei padri, quanto piuttosto la loro assenza, la loro latitanza. I padri sono talora così concentrati su se stessi e sul proprio lavoro e alle volte sulle proprie realizzazioni individuali, da dimenticare anche la famiglia”.
ORFANI IN FAMIGLIA. Questa latitanza, ha proseguito Bergoglio, ha delle gravi conseguenze: “L’assenza della figura paterna nella vita dei piccoli e dei giovani produce lacune e ferite che possono essere anche molto gravi. E in effetti le devianze dei bambini e degli adolescenti si possono in buona parte ricondurre a questa mancanza, alla carenza di esempi e di guide autorevoli nella loro vita di ogni giorno, alla carenza di vicinanza, alla carenza di amore da parte dei padri. E’ più profondo di quel che pensiamo il senso di orfanezza che vivono tanti giovani. Sono orfani ma in famiglia perché i papà sono spesso assenti, anche fisicamente, da casa, ma soprattutto perché, quando ci sono, non si comportano da padri, non fanno un dialogo con i loro figli, non adempiono il loro compito educativo, non danno ai figli, con il loro esempio accompagnato dalle parole, quei principi, quei valori, quelle regole di vita di cui hanno bisogno come del pane. La qualità educativa della presenza paterna è tanto più necessaria quanto più il papà è costretto dal lavoro a stare lontano da casa. A volte sembra che i papà non sappiano bene quale posto occupare in famiglia e come educare i figli. E allora, nel dubbio, si astengono, si ritirano e trascurano le loro responsabilità, magari rifugiandosi in un improbabile rapporto ‘alla pari’ con i figli. Ma, è vero che tu devi essere compagno di tuo figlio, ma senza dimenticare che tu sei il padre, eh! Ma se tu soltanto ti comporti come un compagno alla pari del figlio, non farà bene al ragazzo”.
NON VI LASCERO’ ORFANI. Papa Francesco ha poi proposto un parallelo interessante tra la figura paterna e le istituzioni, chiamate anche loro, in qualche modo, ad avere una responsabilità nei confronti dei cittadini.
“La comunità civile con le sue istituzioni, ha una certa responsabilità – possiamo dire paterna – verso i giovani, una responsabilità che a volte trascura o esercita male. Anch’essa spesso li lascia orfani e non propone loro una verità di prospettiva. I giovani rimangono, così, orfani di strade sicure da percorrere, orfani di maestri di cui fidarsi, orfani di ideali che riscaldino il cuore, orfani di valori e di speranze che li sostengano quotidianamente. Vengono riempiti magari di idoli ma si ruba loro il cuore; sono spinti a sognare divertimenti e piaceri, ma non si dà loro il lavoro; vengono illusi col dio denaro, e negate loro le vere ricchezze”.
“E allora – ha concluso Francesco – farà bene a tutti, ai padri e ai figli, riascoltare la promessa che Gesù ha fatto ai suoi discepoli: ‘Non vi lascerò orfani’. E’ Lui, infatti, la Via da percorrere, il Maestro da ascoltare, la Speranza che il mondo può cambiare, che l’amore vince l’odio, che può esserci un futuro di fraternità e di pace per tutti. Qualcuno di voi potrà dirmi: ‘Ma Padre, oggi lei è stato troppo negativo. Ha parlato soltanto dell’assenza dei padri, cosa accade quando i padri non sono vicini ai figli… È vero, ho voluto sottolineare questo, perché mercoledì prossimo proseguirò questa catechesi, mettendo in luce la bellezza della paternità. Per questo ho scelto di cominciare dal buio per arrivare alla luce. Che il Signore ci aiuti a capire bene queste cose. Grazie”.
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21 commenti
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Certe frange di femministe radicali progettano di eliminare la paternità o gli uomini maschi in quanto tali. L’olocausto dei padri separati; la martellante campagna sul “femminicidio” con conseguente terrorismo psicologico nei confronti dell’uomo rappresentato come un essere pericoloso e violento; la promozione della maternità attraverso la fecondazione assistita come anche la promozione di comportamenti che degradano le donne a livello sessuale come i gigolò, gli strip-club e le serate per sole donne, servono tutti allo scopo di “liberare” le donne dalla necessità di un uomo. Si promuove infatti l’omosessualità sia per uomini che per donne per segregare i sessi persino in camera da letto!
In attesa si avveri il sogno proibito di queste “signore”: la partenogenesi e l’estinzione definitiva dell’odiato cromosoma Y!!
D’accordissimo con Gianni.. Oggi veramente assistiamo a una svalutazione senza precedenti della figura paterna.. Padri separati che vengono sbattuti fuori fisicamente e affettivamente dalla vita dei figli o comunque destinati a diventare genitori di serie b con madri che spesso vomitano sui figli tutto il loro astio e gli mettono contro il padre casi molto più comuni di quanto si creda.. E anche nelle famiglie unite si nota sempre di più ciò.. Il padre viene spesso visto dai figli come quello che ti fa i regali che ti porta allo stadio la domenica ma poi sulle cose serie spesso viene lasciato fuori.. I figli e le figlie in particolare preferiscono confidarsi con la mamma su tante cose personali e fin qui niente di strano però bisogna sempre essere in due ad educare.. E quelle tante madri che godono di “rapporti privilegiati” coi figli dovrebbero fare molto di più per cercare di tenere la situazione in equilibrio e far si che il padre non venga estromesso.. Poi è vero sicuramente ci sono uomini che la vocazione del genitore non l’hanno proprio magari sono bravissimi nella vita professionale ma in quella familiare proprio no.. E li dovrebbero esserci sicuramente più aiuti.. Non solo le parrocchie ma anche le istituzioni civili dovrebbero curare di più questi aspetti..
Sottoscrivo le parole del Santo Padre. Molti dei guai che ci affliggono derivano dalla crisi della famiglia, indotta da tanti aspetti e da tanta “cultura” laicista e post sessantottina (per non parlare dei frutti del femminismo): uno degli aspetti è proprio il decadimento della figura paterna. Ma proprio per questo, oltre alla giusta esortazione ai padri e alla stigmatizzazione delle assenze da loro volute, non ci starebbe stata niente affatto male una parolina diretta a come spesso (molto più di quanto si creda) padri presenti e volenterosi vengono fatti fuori dalla semplice decisione di una donna che improvvisamente si scopre insoddisfatta, convalidata sempre da giudici che non hanno il coraggio di andare a vedere veramente cosa è meglio per i figli…
Da padre, non posso che essere contento di queste belle parole del Papa. Ma mi chiedo. Rientra nell’accezione di “figura paterna” anche il trans spagnolo che ha ricevuto con la fidanzata? O il padre che decide conigliescamente di fare più di tre figli? Scusate la provocazione, ma davvero leggendo un giorno “bianco” e un giorno “nero” la perplessità cresce.
Scusa il paragone, ma Gesu’ non parlava con le prostitute ed andava a pranzo dai ladri?
Per la faccenda del coniglio, lascia perdere i giornali di regime e leggi direttamente alle fonti…
Un altro padre.
D’accordo su Gesù, ma lui diceva “va, e non peccare più”. Questo episodio del trans, come molte altre parole ed opere del Pontefice, sembrano avvallare più che incontrare e correggere; sospendere il giudizio, più che fraternamente ed amorevolmente indirizzare al Vero ed al Giusto. Questo e non altro è fonte della mia perplessità, che è anche quella di molti semplici fedeli.
Scusa, ma QUALE episodio del trans? Hai assistito? Sai cos’è stato detto?
Tra il sembrare e l’essere ci sta tutto l’universo del nostro fariseismo…
Beh certo che gliel’avra’ detto.
Ho l’impressione che a volte ci facciamo condizionare un po’ troppo da quello che ci dice Rep e compagni.
Se incontro uno per strada che ti dice “tuo padre poliziotto ha incontrato un mafioso”, cosa pensi, che e’ andato per loschi traffici???
Per Asia Bibi non ci sono telefonate.
Per i Cristiani perseguitati, le parole sono poche.
Per la Donna con otto figli, l’attacco e il rimprovero di essere irresponsabile, di essere come un coniglio.
Ecco invece che va bene ricevere Trans e “fidanzata” in Vaticano dopo affettuose telefonate.
O i centri sociali, “esortandoli a continuare nella loro battaglia” (?).
O parlare di “interreligiosità”.
Umiliare e ammonire di continuo i Cattolici fedeli alla Verità, apprezzando al contempo ogni sussulto protestante.
Il prossimo passo sarà sposare in pieno le eretiche tesi di Kasper, già lungamente apprezzato, annientando in un sol colpo con la Comunione ai Divorziati tre Sacramenti, contraddicendo di fatto Gesù Cristo e la sua esplicita volontà che il Matrimonio resti indissolubile.
Bergoglio contraddice un giorno sì ed un altro pure tutto il Papato di San Giovanni Paolo II, il quale inorridirebbe dinanzi alla confusione che sta portando e alle aberrazioni che proferisce.
Mi scusi lei è un sedevacantista oppure un “cristiano adulto” tradizionalista?
Ragazzi, non c’é bisogno di appiattirsi giustificando tutti gli sbagli del Papa. Sì, ha sbagliato in molte azioni e parole, e continua a sbagliare. E’ un uomo, come lo erano i suoi predecessori. E’ anche il mio Papa, e prego sempre per lui e con lui: ma non è obbligatorio essere sempre d’accordo con lui e insultare chi non la pensa allo stesso modo. O siamo aperti, progressisti e democratici solo quando fa comodo?
Le osservazioni di Luke sono pertinenti, motivate e condivise da molti cattolici, che non sono né tradizionalisti (nel senso deleterio del termine), né sedevacantisti, né “adulti” (termine con cui peraltro si definisce il cattolico “de sinistra”, oggi mooolto contento di Bergoglio).
Scusate ma voi quello che fa veramente il Papa lo leggete o no? Quante volte ha parlato dei cristiani perseguitati nel mondo? Quante volte ha fatto appelli perchè si smettessero violenze e bombardamenti nel mondo, citando ogni volta il Paese specifico? Asia Bibi in carcere probabilmente non ha nemmeno abbastanza da mangiare, figuriamoci il telefono.
Oltre al fatto che la Comunione ai divorziati, se sono solo divorziati e non colpevoli dell’abbondono per futili motivi, non comporta teologicamente nessun problema, essendo il Sacramento distinto dalla pratica civile.
Tutti questi “dubbi” e “problemi” mi sembrano più legalismi di chi non ha voglia di sporcarsi le mani approfondendo la Verità più che genuine spinte verso la vera e sana dottrina della Chiesa.
> Scusate ma voi quello che fa veramente il Papa lo leggete o no?
“Voi” chi? Io lo leggo. E leggo commenti e reazioni.
> Quante volte ha parlato dei cristiani perseguitati nel mondo?
Poche. E flirtando continuamente con l’Islam (auguri di grazie spirituali per il ramadan; sì all’immigrazione e “vergogna” agli Italiani; preghiera in moschea rivolto alla Mecca; ecc.).
> Quante volte ha fatto appelli perché si smettessero violenze e bombardamenti nel mondo, citando ogni volta il Paese specifico?
Una volta. Con la Siria. Quando fa una cosa giusta, lo riconosco senza problemi.
> Asia Bibi in carcere probabilmente non ha nemmeno abbastanza da mangiare, figuriamoci il telefono.
Se il Papa la citasse esplicitamente, magari condannando il Paese che la incarcera ingiustamente, potrebbe sortire qualche effetto, o no?
> Oltre al fatto che la Comunione ai divorziati, se sono solo divorziati e non colpevoli dell’abbandono per futili motivi, non comporta teologicamente nessun problema, essendo il Sacramento distinto dalla pratica civile.
Eh? La comunione ai divorziati è GIA’ concessa. Qui si parla di divorziati RISPOSATI (concubinaggio, adulterio per la Chiesa, almeno fino ad oggi). Vedo che fai molta confusione.
> Tutti questi “dubbi” e “problemi” mi sembrano più legalismi di chi non ha voglia di sporcarsi le mani approfondendo la Verità più che genuine spinte verso la vera e sana dottrina della Chiesa.
Ceeerto, mi dispiace che ho poco tempo per rispondere, devo tornare in sacrestia a farmi di incenso e merletti.
Sono un cristiano cattolico peccatore come e più degli altri, solo un po’ perplesso. Toglietevi le fette di salame della papolatria dagli occhi!
Li volevo vedere solo qualche anno fa questi “nuovi” grandi difensori della Chiesa, volevo vederli ai tempi di Benedetto XVI quando molto probabilmente stavano nelle loro case ad inventarsi nuovi modi demenziali per calunniare ed attaccare Ratzinger.
Adesso questi si scoprono “papisti”, con la loro distorta e finta misericordia che non richiede conversione né pentimento, e che richiama eretici, atei, anticlericali, lobby gay, comunisti, massoni, pseudo-teologi acattolici, aderenti di sette new-age per un fritto misto in cui nessuna Verità è più assoluta, in cui l’immensa Storia del Cattolicesimo di sempre è archiviata, cancellata, condannata, per la concezione di una nuova Chiesa aderente e prona al Mondo e che non dà più alcun fastidio a nessuno.
Dunque questa distorta misericordia per costoro, per corrotti e corruttori, e invece l'”alabarda”, la persecuzione, l’umiliazione per i Cattolici fedeli a Cristo e al Magistero, alla sua dottrina immutabile da sempre, e che logicamente non vogliono vedere la Vera Fede Cattolica scemare, disperdersi, annientarsi, né hanno intenzione di morire protestanti.
Caro Luke, invece di fare un copia incolla dei post di chi deve vendere un libro contro il Papa come Antonio Socci perchè non ti leggi questo:
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-cosa-e-cambiatoda-giovanni-paolo-a-papa-francesco-11626.htm
Oggi Viviamo in una società altamente progredita ed è questo il problema che ci porta a sottovalutare l’autorità paterna. Sono pienamente d’accordo che la funzione paterna in una famiglia e di grande aiuto per l’educazione dei figli,ma questo viene ostacolato dagli errori causati dalla societa
che per quanto progredita da disturbo nell’edizione familiare. Penso che i governi dovrebbero lavorare molto sulla famiglia per risanare i problemi che coinvolgono il mondo.
E questa società sarebbe altamente progredita secondo te?
Cavoli, bell’idea di progresso !
Se continuassimo ad andare avanti così ancora qualche anno, finiremmo o soggiogati o invischiati in una guerra civile….ma calda, no fredda.
Veramente, mi sono convinto che questo modo di intendere il progresso, porterà alla distruzione della società e da lì, o in una guerra, o alla perdita della nostra libertà, già adesso limitata.
Ecco cosa penso di questa definizione di progresso!
Edizione familiare?!
Provate per cortesia a leggere questo articolo e ditemi se non descrive bene quello che stiamo leggendo:
http://www.terredamerica.com/2015/01/24/segno-di-contraddizione-il-papa-che-svela-pensieri-reconditi-dei-cuori-degli-uomini/
Sn daccordo bravo