Una svolta epocale, costata due anni di lavoro passati a intessere rapporti più che proclami. E’ così che nella nella rossa Emilia Romagna, per la prima volta, è passato un emendamento alla finanziaria che mette a disposizione 30 mila euro per le maternità a rischio e 150 mila per le famiglie numerose. Il provvedimento è stato addirittura approvato a Modena, un Comune per nulla marginale per la politica emiliana.
Come ci si è riusciti lo spiega Davide Torrini, esponente Udc, che ha presentato l’emendamento insieme al consigliere piddino Paolo Trande: «Già l’anno scorso avevo presentato tre emendamenti da apporre alla finanziaria che andavano nel senso di quelli approvati ora, ma non erano passati». Torrini allora si accorge che per smuovere le acque non bastano interventi singoli in Consiglio. Bisogna parlare con ogni consigliere di destra e di sinistra, «perché se tra i diversi schieramenti le convinzioni circa la legge 194 che legalizza l’aborto sono diverse, parlando ci siamo resi conto che un aborto in meno è comunque un successo per tutti».
Inoltre, Torrini fa notare al Consiglio comunale che dopo la crisi, la mancanza di denaro è divenuta fra le prime cause dell’aborto. Ma come si accede ai fondi? «I 30 mila euro sono stati messi sul piatto di tutte le associazioni che aiutano donne in difficoltà, come i Cav o l’associazione Comunità Papa Giovanni XXII e i consultori. Queste se incontrano donne che vogliono abortire per cause economiche se ne accertano e presentano domanda all’assessore del Welfare Francesca Maletti».
Si deciderà, poi, caso per caso, a seconda della situazione della donna, la cifra mensile da erogarle e la durata del sostegno. «E’ vero che 30 mila euro sono nulla, ma restano almeno dieci vite salvate in più. E il fatto che l’emendamento sia stato votato in maniera trasversale da quasi tutto il Consiglio mi fa sperare che diventi norma e si possa apporlo al bilancio anche negli anni futuri con l’auspicio che il suo successo porti ad un incremento del fondo». L’approvazione è stata bipartisan tanto che a votare contro Udc, Pdl, Lega e Pd, sono stati solo Idv, Sinistra per Modena e Ingrid Caporioni del Pd.
Molto importante, però, è anche l’approvazione del fondo per le famiglie numerose: «Ai nuclei che contano più di tre figli saranno scontate le rette degli asili nido, molto costosi in città».