Meriam Yahya Ibrahim, la cristiana condannata a morte in Sudan per apostasia, poi scagionata e volata al sicuro in Italia, è partita a mezzogiorno per gli Stati Uniti. Andrà vivere con il marito e i due figli nel New Hampshire, dove risiede il fratello del consorte Daniel Wani, che ha la cittadinanza americana.
NON HA MAI ABIURATO. Si chiude così l’epopea di questa giovane cristiana, che non ha voluto rinnegare la sua fede («Sono cristiana, non ho mai commesso apostasia e resterò cristiana») nonostante il rischio di essere impiccata e frustata 100 volte per l’accusa di adulterio. Nonostante l’insistenza di imam e sheikh, anche in carcere, dove è stata rinchiusa dal 17 febbraio al 23 giugno, la donna non ha mai voluto abiurare il cristianesimo. Per questo è stata costretta a partorire la sua seconda figlia, Maya, con le gambe incatenate e a far vivere il primo figlio, Martin, per oltre quattro mesi in cella.