STAMPA 3D. Tralasciando gli usi impropri, è innegabile che la stampante 3D stia mettendo in atto una vera rivoluzione tecnologica. Con un prezzo che oscilla tra i mille e i duemila euro si trovano facilmente in commercio macchine per uso domestico, con funzioni limitate ma straordinarie. Cosa si può fare con questo nuovo gioiellino tecnologico? Molto dipende appunto dai modelli (se ne trovano sino ai duecentomila euro), ma una stampante 3D di livello medio, medio-basso consente di trasformare un semplice progetto in una realtà di acido polilattico (Pla), un materiale simile alla plastica. Che si tratti di un bracciale, un portapenne, una molla, il modellino di una casa o di una bottiglia, bastano pochi minuti e l’oggetto uscirà dalla stampante pronto per l’uso. Un programma open-source permette all’utente di vedere in anteprima il modello che vuole creare e capire se le dimensioni della stampa sono supportate dalla macchina in suo possesso. In pochi minuti la stampa parte e l’oggetto prende forma davanti agli occhi. Le potenzialità della stampante 3D sono talmente evidenti da spingere appassionati e hobbisti ad acquistare modelli per uso casalingo, ma non solo. In tempi recenti anche alcuni nomi noti dell’industria mondiale hanno deciso d’investire in queste macchine del futuro.
BARBIE. Secondo il Wall Street Journal General Electric, Mattel e Ford hanno già acquistato alcuni modelli di stampanti 3D per cominciare ad usarli nelle loro fabbriche, con il chiaro obiettivo di ridurre i costi di produzione. La General Eletric ha scelto la stampa 3D per la produzione di alcune sonde a ultrasuoni, mentre la Ford utilizza la tecnologia tridimensionale per la stampa di dischi freno, testate e assali posteriori da montare sui veicoli di prova, riducendo di circa un mese il tempo di produzione dei suoi motori EcoBoost. La Mattel, invece, stampa i prototipi dei giocattoli prima di produrli e crea tutte le parti della Barbie attraverso la macchina. E chissà se un domani i bambini potranno fabbricare il loro giocattolo preferito direttamente in cameretta.