A un anno dal rapimento del gesuita a Raqqa da parte dei ribelli siriani, i suoi familiari scrivono: «Non abbiamo più notizie di nostro figlio e fratello Paolo. Chiediamo ai responsabili di avere la dignità di farci sapere della sua sorte»
Il ministro degli Esteri a Unomattina parla del gesuita rapito in Siria «da una versione locale di al Qaeda» e anche del giornalista della Stampa Domenico Quirico: «Non ci diamo per vinti»