A Roma riapre la Tomba Barberini, il primo dei sepolcri che costeggiano quanto resta della via Latina: una delle più antiche strade di cui sono visibili i basoli in selce. Il breve tratto, che ancora si conserva all’interno di un parco della città di Roma, restituisce tutto il fascino dall’antica campagna romana insieme a monumenti funebri di straordinario valore decorativo e architettonico.
Il parco archeologico dell’Appia Antica amplia così l’offerta di visita: al percorso, già con visite guidate alle tombe dei Valerii e dei Pancrazi, si aggiunge adesso il sepolcro Barberini.
Il monumento, risalente alla seconda metà del II sec. d.C., si presenta come un edificio in laterizio su due piani e camera funeraria sotterranea. Al suo interno sono stati scoperti affreschi su fondo rosso con figurine alate ed eroti, volute vegetali, animali, figure mitologiche.
È l’unico degli edifici che costeggiano la strada ad essersi mantenuto in alzato e nella sua forma originaria perché sempre utilizzato, nel corso dei secoli, come ricovero, per attività agricole e di pastorizia, fino all’Ottocento. Il sepolcro deve il suo nome alla famiglia Barberini, ultima proprietaria del terreno corrispondente all’area del parco.
Con un importo complessivo di 250 mila euro, nell’arco di due anni è stato possibile mettere in sicurezza la costruzione, renderla accessibile realizzando il livello del pavimento a piano terra crollato nel tempo, la scala per accedere al piano superiore e realizzare l’impianto di illuminazione. La soluzione scelta per la ricostruzione dei solai sono i grigliati di metallo, così da poter apprezzare il volume interno del monumento nella sua totalità.
Inoltre, con il medesimo finanziamento, è in corso l’allestimento del piano ipogeo, di prossima apertura, dove sono già state messe in sicurezza le volte, le pareti e restaurato in parte il pavimento in mosaico. A questo investimento si aggiunge la realizzazione di un impianto di illuminazione lungo la via che, una volta completato, consentirà di dare avvio a progetti di valorizzazione attraverso l’organizzazione di eventi culturali serali per una fruizione diversificata dell’area archeologica.
Lo studio degli affreschi e stucchi della volta ha consentito di ipotizzare la ricostruzione dell’intero apparato decorativo degli ambienti destinati ai riti funebri. Un video che ricostruisce la storia degli scavi, dei lavori di riabilitazione che ne consentono oggi la visita, dello studio delle ricostruzioni tridimensionali dell’architettura e della decorazione sarà prossimamente in visione nella sede di Capo di Bove del Parco archeologico dell’Appia Antica.
Il programma ministeriale di alternanza scuola-lavoro ha inserito il parco delle tombe della via Latina tra i siti archeologici dove i ragazzi possono sperimentare e apprendere le modalità di
accoglienza al pubblico. Sono in corso di progettazione le modalità con cui gli studenti di una scuola superiore di Roma saranno coinvolti nelle visite guidate e altre attività didattiche per la diffusione della conoscenza del sito archeologico.
Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994
Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241
Direttore responsabile
Emanuele Boffi