«Non è possibile che il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni si debba dimettere perché qualche stronzo di giornalista glielo chiede». Dice proprio così a tempi.it Piero Bassetti, ex presidente della stessa Regione, ex Dc e oggi presidente di Globus et Locus, nonché ispiratore di quel Gruppo 51 che ha sostenuto la candidatura di Giuliano Pisapia al comune di Milano.
Ieri, in un’intervista al Corriere della Sera, Bassetti, parlando delle vicende che riguardano Formigoni, aveva detto di «non ritenere auspicabile che si dimettesse». Dice oggi a tempi.it: «Certo, lo ribadisco. Si creerebbe un precedente allarmante. E questo per un semplice motivo. Secondo la legge regionale se si dimettesse si andrebbe a elezioni. Ma ci si rende conto (dico: i giornalisti si rendono conto) di che cosa accadrebbe? Il presidente di una Regione non è un parlamentare, è un’altra cosa. Se si dimette, andremmo incontro a cinque mesi di crisi».
Bassetti ha detto al Corriere che «qui ci troviamo in una zona grigia. I rapporti o sono rapporti e quindi contano i voti o sono problemi di legge e dipendono dai magistrati che a oggi non si sono espressi con atti formali. Altrimenti sono questioni emozionali e la politica le dovrebbe limitare al massimo».
Che fa, Bassetti, difende Formigoni? «Questo è quel che mi dicono, ma a me non interessa che tipo di costumino usava per fare i tuffi in mare. Io faccio un altro tipo di ragionamento e dico a quelli che chiedono le sue dimissioni: voi non volete un altro presidente, voi volete cinque mesi di crisi. Ma vi rendete conto? Il nostro è un paese pieno di grane, non si può mettere in crisi un’istituzione in base a del fumus o su un’opinione. Su queste cose bisogna iniziare a ragionare, uno non si può dimettere solo perché qualche stronzo di giornalista glielo chiede. E scriva proprio così, come gliel’ho detto».