Iraq, l’Isil impone ai cristiani di Mosul il pagamento del tributo umiliante («minimo 250 dollari»). L’alternativa è la morte

Secondo la Commissione per i diritti umani dell'Iraq, «l'Isil impone ai cristiani un pagamento minimo di 250 dollari ma la somma varia a seconda del tipo di lavoro che fanno i cittadini»

A due settimane dalla conquista di Mosul, i terroristi islamici dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante (Isil) hanno incominciato a imporre sulla popolazione la sharia secondo le regole del califfato islamico, afferma Aina. I primi a subire il nuovo regime sono ancora una volta i cristiani, che dovranno pagare la gizya, il tributo umiliante previsto dal Corano.

«TRIBUTO DI 250 DOLLARI». Come affermato dalla Commissione per i diritti umani dell’Iraq, «l’Isil impone ai cristiani un pagamento minimo di 250 dollari ma la somma varia a seconda del tipo di lavoro che fanno i cittadini». L’alto commissario Salama Al Khafaji ha anche aggiunto che «la situazione economica a Mosul è estremamente difficile e mancano le risorse finanziarie e i posti di lavoro. I cittadini non riescono ad arrivare in fondo alla giornata: come possono pagare [il tributo] all’Isil?».

ADDIO CONFINI. L’alternativa al pagamento della gizya, come già avvenuto nella città siriana di Raqqa, da un anno trasformata in califfato islamico dai terroristi, è la conversione all’islam, la morte o la fuga dalla città. Ma gli estremisti, che negli ultimi giorni hanno conquistato due posti chiave al confine con la Siria e la Giordania, controllando così un territorio senza soluzione di continuità tra Iraq e Siria, hanno anche promesso di conquistare nel nord della Siria la città di  Al Qamishli, vicino al confine con il territorio iracheno, e annunciato in un comunicato quello che faranno alla popolazione.

«DECAPITARE I CRISTIANI». Come riportato da Breitbart, l’obiettivo è liberarla «dal regime siriano, dai nipoti degli ebrei, i sionisti curdi, e dai nipoti dei crociati, gli infedeli cristiani». Il programma annunciato comprende cinque obiettivi:

  1. bruciare tutte le case di intrattenimento della città,
  2. bruciare tutti i negozi che vendono alcol e sigarette,
  3. prendere il controllo del mercato dei gioielli e rubare tutto l’argento e l’oro per finanziare le attività terroristiche,
  4. prendere il controllo dei negozi di alimentari e vestiario per rifornire i «fratelli jihadisti»,
  5. svuotare la città di tutti i suoi cristiani, prendendo le loro donne e decapitando gli uomini, e cacciare tutti i curdi o ucciderli «rispettando i comandi di Allah».

@LeoneGrotti

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