Questa notizia mi ha rallegrato perché si va formando una linea di resistenza laico-cattolica sulla linea del Piave. L’ideologia unica imposta dalle centrali finanziarie mondiali sembra inarrestabile ma stavolta spero che gli italiani sapranno proteggere i loro figli dalla creazione di nuovi balilla a cui sarà dato il moschetto (alle fanciulle) e le bamboline (ai ragazzini).
«Senza di me non potete fare nulla» ha detto Gesù e i vescovi si stanno muovendo chiedendo ai cristiani di usare il grande mezzo della preghiera in primo luogo. Ma è bene che sul piano dell’azione si uniscano forze interreligiose e laiche per una battaglia di umanità. Il 13 giugno Adinolfi organizza a Roma un’analoga manifestazione al Palazzetto dello Sport. Spero che anche gli ebrei, i musulmani e italiani di ogni credo facciano udire la loro voce affinché si possa dire finalmente: «Non passa lo straniero!».