Oltre duemila cristiani sfollati dal nord della Nigeria si sono trovati l’altro giorno a protestare a Jos, capitale dello Stato di Plateau, contro il governo. Riuniti davanti alla Chiesa dei fratelli, lo hanno accusato di non preoccuparsi più di fermare Boko Haram, che sta devastando il nord del paese.
«UCCISI 11 MILA CRISTIANI». Daniel Kadzai, presidente della sezione giovanile della Christian Association of Nigeria, ha dichiarato: «Abbiamo perso fiducia nel governo federale. Secondo le nostre informazioni, Boko Haram ha giù ucciso 11.213 cristiani», riporta il quotidiano nigeriano Daily Post. «E il dato non tiene conto degli attacchi a Mubi, Maiha, Hong e Gombi».
«POGROM». Ad oggi, «1,56 milioni di persone si ritrovano sfollate a causa dei terroristi. Siamo delusi anche dalla comunità internazionale – continua Kadzai – perché si è rifiutata di occuparsi del pogrom dei cristiani. La loro attenzione è concentrata solo su Iraq, Gaza e Afghanistan, come se i morti della Nigeria non fossero esseri umani».
DISTRUZIONI A MAIDUGURI. Come riportato da Fides, il bilancio delle distruzioni causate da Boko Haram nella diocesi di Maiduguri, che comprende gli Stati di Borno, Yobe e alcune aree di quello di Adamawa, è il seguente: più di 2.500 cattolici uccisi, 100.000 cattolici sfollati, 26 sacerdoti sui 46 operanti nella diocesi sfollati, oltre 200 ragazze rapite. Inoltre, più di 50 parrocchie sono state distrutte, una quarantina sono state abbandonate e occupate da Boko Haram. Su 5 conventi, 4 sono stati abbandonati e un gran numero di cattolici sono stati costretti alla conversione all’islam contro la loro volontà.
«CATTOLICI INTRAPPOLATI». Secondo padre Gideon Obasogie, «un gran numero di cattolici nigeriani sono intrappolati e costretti a seguire la stretta interpretazione delle regole della Sharia in diverse città come Bama, Gwoza, Madagali, Gulak, Shuwa, Michika Uba e Mubi. Si tratta di cittadine collocate lungo la strada che collega Maiduguri e Yola allo Stato di Adamawa. I terroristi hanno dichiarato che tutte le città conquistate fanno parte del Califfato islamico».