Volete tutti i diritti per tutti? E allora vi provoco: fate pure le unioni gay, ma dateci la libertà di educare

Caro Matteo Renzi, rottama tutto per davvero: riconosci i matrimoni gay, poligamici e magari anche marziani, ma devi liberare anche la scuola

Buoni ultimi, la signorina Francesca Pascale, il nostro amico Silvio e Feltri Vittorio salgono sul carro dell’Arcigay (tra l’altro sanno che è “associazione antifascista” nata in seno al Pci?). Non li biasimiamo. Così fan tutti. In meno di un decennio da Brokeback Mountain, montagne di conformismo si sono rovesciate dentro il mare e un paio di finti cowboy sono diventati due autentici sposini. D’altronde non lo disse l’Imperatore Obama in cambio del ricco supporto delle famose lobby? #Lovesislove sarebbe l’hashtag di liberazione dalle diseguaglianze civili. E, a detta dello stesso Obama, l’equivalente postmoderno dell’impresa ottocentesca (di guerra civile) compiuta da Lincoln per liberare i neri dalla schiavitù.

Un paralogismo evidente. Ma alla religione con lo scettro non si comanda. Sia come sia, è un fatto: anche l’Italia si accinge a fare un ulteriore balzo verso l’America ripiegata su eros e thanatos. Mentre già tutta Europa ha mutato il muro di protestantesimo beghino e vittoriano dei secoli XVII-XX in altrettanto muro di moralismo da Stato etico coercitivo nel millennium bug. Stato che ordina leggi al di là del bene e del male e benedice una vita plastificata in un piacere da morirci dentro.

Semmai, la novità nel panorama di ciò che sembra ineluttabile è l’effetto strano che fa sentirsi dei baccalà immersi in un mondo di sempre più ristretti orizzonti e di grande acquario virale made in Zuckerberg. Twittiamo “Viva la primavera araba!”? Ci becchiamo il Califfato. Ritwittiamo il “BringBackOurGirls!”di Michelle Obama per le ragazze sequestrate da Boko Haram? Otteniamo matrimoni forzati e un gigantesco spot ai tagliagole. E adesso che pure a Napoli ’O Sindaco arancione ha obbligato l’anagrafe a registrare l’unione di Gennariello e Ciro, vedrete che il genio partenopeo troverà il modo di trasformare la pensione di invalidità in quella di reversibilità da coniuge abusivo.

Ma va bene così. Vasco Rossi ha raggiunto l’età della t-shirt XXXL per cantare che «la verità non esiste, è tutto fumo, la realtà non c’è». Noi l’età di un tentato realismo confessato di recente al Foglio. Ok, vogliamo il tutti liberi, tutti i diritti per tutti, americani fino in fondo? Facciamo un patto. Riconosciamo i matrimoni gay, poligamici e pure i marziani. In cima a tutto, però, mettiamoci due cose: il primo emendamento della Costituzione americana. Cioè libertà di espressione. Ovvero, via le leggi liberticide stile Mancino e ddl Scalfarotto. Secondo: vuoi essere lo Stato di tutti? Restituisci ai cittadini contribuenti ciò che a loro appartiene. Cioè il diritto a concorrere a una società aperta e plurale, democratica e rispettosa di tutti, stabilendo finalmente libertà di scuola.

Insomma, caro Matteo Renzi, rottama tutto e facci andare in giro nudi, pacsati e matrimonializzati, ma restituiscici libertà di pensiero e di educazione. Perciò, coraggio, segui i consigli e l’agenda del tuo ministro Stefania Giannini. (Ps. Diffondete queste idee nell’acquario).

@LuigiAmicone

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