Da una parte chi smonta le bufale scientifiche, dall’altra chi sparge letame e rompe finestre

Proprio quando si sta svolgendo la settimana per la corretta informazione scientifica, in cui scienziati e divulgatori di tutta Italia stanno compiendo uno sforzo enorme per spiegare, interagire, provocare sul tema, arriva in tutta risposta l’ennesimo attentato animalista.

Da una parte vediamo studenti, ricercatori e comuni persone interessate che s’inventano flash mob in camice bianco nelle piazze di tutta Italia per sensibilizzare grandi e piccini sulla scienza, la veridicità delle informazioni, le fonti affidabili.

Dall’altra una banda di assaltatori che, in nome della causa animalista, lancia vernice, sparge materiale maleodorante (feci?) e rompe finestre, impedendo il lavoro dei ricercatori ed intimorendo chi, con gli esperimenti di ogni giorno, cerca di capire le malattie e creare delle cure. Sono state colpite infatti delle istituzioni (il Dipartimento Scienze farmacologiche e biomolecolari dell’Università Statale e quello di Biotecnologie mediche e medicina traslazionale) che, a Milano, mettono grandi energie nella ricerca per il bene di tutti.

Da una parte ci sono conferenze, tenute da relatori anche di spicco, che informano sulle “bufale” più diffuse e le teorie del complotto, scie chimiche, sperimentazione animale, omeopatia, staminali, Ogm, vaccini. Tutte gratuite, tutte aperte al pubblico ed al dibattito.

Dall’altra dei vili incursori che, non avendo ragioni razionali a favore delle loro tesi, agiscono di notte con le uniche armi che gli rimangono, sicuramente le peggiori che l’umanità conosca: la violenza e la stupidità.

Per gli interessati, le ultime date della Settimana per la corretta informazione scientifica, in diverse città d’Italia, possono essere trovate qui

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