Afghanistan, la tomba delle nostre illusioni. Che cosa c’è nel numero di Tempi di settembre 2021

Avevamo promesso al paese libertà e democrazia. L'abbiamo abbandonato nelle mani dei talebani. Vent'anni bruciati? Guida cliccabile ai contenuti del mensile di settembre 2021

A vent’anni dall’11 settembre 2001, la devastante vittoria dei talebani in Afghanistan ci mette di fronte a un’evidenza terribile, scrive Emanuele Boffi nell’editoriale del nuovo numero di Tempi: in tutto questo tempo l’Occidente non è riuscito a uscire dal labirinto in cui si è cacciato cercando di dare risposte insufficienti (armi, esportazione della democrazia, nuovi “diritti”, montagne di dollari) a «un odio di tipo religioso». «Prima che militare», la nostra resa «è spirituale», sintetizza efficacemente Joshua Mitchell intervistato da Leone Grotti.

Adesso che i talebani hanno cancellato in pochi giorni vent’anni di sforzi titanici per trasformare l’Afghanistan in un mondo migliore, il problema è sotto gli occhi di tutti. E così il paese conosciuto come “la tomba degli imperi” è diventato “la tomba delle nostre illusioni”, come recita la copertina di Tempi di settembre 2021. Un sogno che muore lasciando noi occidentali senza parole, ma lasciando anche in guai molto concreti la minoranza dei cristiani afghani. Alì Ehsani ne racconta a Piero Vietti le speranze distrutte e gli incubi futuri.

A proposito. Lo stesso Ehsani, scrittore afghano rifugiato in Italia, interverrà martedì 28 settembre a Milano con il giornalista della Stampa Domenico Quirico all’incontro organizzato da Tempi che riprende appunto il titolo della copertina di settembre: “Afghanistan. La tomba delle nostre illusioni” (qui tutti i dettagli e informazioni per partecipare).

Per tornare al mensile, il numero di settembre è impreziosito da un evocativa ricostruzione della “vaccinazione” di Luigi XVI firmata da Fabrice Hadjadj, una riflessione storica piena di rimandi all’attualità con cui il filosofo avvia la sua collaborazione con Tempi. Inoltre Giancarlo Cesana ripercorre notizie, numeri e fatti per spiegare perché «non ci sono ragioni valide per essere contrari ai vaccini». Ci sono molti motivi, invece, ricorda Lorenzo Castellani, per diffidare della deriva imboccata dal potere pubblico col favore dell’emergenza sanitaria: un potere sempre più impalpabile, impersonale, apparentemente perfino irresponsabile, eppure sempre più invadente.

Non è finita. Caterina Giojelli intervista Giovanni Scifoni, raro esemplare di attore ornitorinco che riesce ancora a ridere e far ridere dei dogmi del politicamente corretto. Marco Bona Castellotti ricorda la figura gigantesca di Federico Zeri, luminare indiscusso e illuminista atipico “perseguitato” da un ardente senso religioso: formidabile la sua laicissima apertura mentale davanti alla scoperta della tomba di san Pietro in Vaticano. E per restare in Vaticano, sempre nel numero di Tempi di settembre il teologo Alberto Frigerio illumina invece il senso del Decreto Generale sui movimenti e le associazioni ecclesiali. Non un vademecum per stabilire ruoli e cariche, ma uno sprone a custodire il carisma.

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Tutto questo e molto altro nel nuovo numero di Tempi. In attesa che il mensile di settembre 2021 arrivi nelle loro case, gli abbonati a Tempi possono già scegliere se sfogliare la rivista in formato digitale nell’area riservata del sito, oppure accedere online ai singoli contenuti del mensile cliccando qui o consultando il sommario qui sotto.

I lettori non ancora abbonati, invece, farebbero bene ad abbonarsi subito (vai alla pagina degli abbonamenti).

Di seguito, la guida cliccabile ai contenuti del nuovo numero del mensile.

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La tomba delle nostre illusioni

Editoriale

Il terrorismo è odio religioso e merita una risposta che impegni il senso del vivere
Emanuele Boffi

Quello che siamo

Con il Covid si deve convivere. Non ci sono ragioni valide per essere contrari ai vaccini
Giancarlo Cesana

Primalinea

Afghanistan, morte di un sogno
Piero Vietti
Alì Ehsani, scrittore afghano rifugiato in Italia, racconta le vite da incubo dei cristiani del suo paese. E le loro flebili speranze infrante dal ritorno dei talebani. Dovevano vivere nascosti già prima. Adesso ricomincia il peggio

Quei fanatici non li abbiamo creati noi
Rodolfo Casadei
No, l’élite islamista che comanda a Kabul non è figlia delle avventure occidentali in quelle terre. Volete un mandante? Cercatelo in Pakistan

La sconfitta è la prova che la democrazia non era il vero obiettivo di Washington
Farhad Bitani
L’ex militare afghano autore de “L’ultimo lenzuolo bianco”, spiega perché i talebani sono riusciti a riconquistare il paese in così poco tempo

«Una resa spirituale prima che militare»
Leone Grotti
Più che in battaglia, la disfatta è maturata nelle menti degli americani, «oppressi da un senso di colpa che non hanno modo di redimere». Intervista a Joshua Mitchell

Il Molokano

Nagorno-Karabakh, l’altra guerra perdutissima che sbagliamo a ignorare
Renato Farina

Politica

Il volto nuovo del potere
Lorenzo Castellani
La pandemia ha accelerato e reso manifesta la deriva di uno Stato sempre più impalpabile e impersonale, eppure invadente come mai in tempi recenti. Cosa ci aspetta poi? Tre scenari per il post-Covid

Foglietto

Accoglienza per i pochi scampati all’“eden” islamista. Eutanasia per chi soffre
Alfredo Mantovano

Società

Padroni di tutto il mondo, schieratevi
Martino Loiacono
L’imbattibile convenienza del “woke capitalism”, la nuova gallina dalle uova d’oro (o meglio arcobaleno) delle multinazionali. Così qualunque campagna progressista può diventare occasione per fare profitti. Naturalmente nel nome dei diritti delle minoranze

«Questa etica inclusiva non fa che escludere»
Martino Loiacono
Analisi di una ossessione così «totalizzante» da spingere le aziende a discriminare perfino i clienti in base all’appartenenza ideologica. Intervista al politologo Luigi Curini

L’intervista

Giovanni Scifoni. Storia e aneddoti di un ornitorinco
Caterina Giojelli
L’estro di un attore inclassificabile che sa raccontare i santi nel tinello di casa e la polarizzazione della società attraverso una partita di calcetto

Il santino ambulante

Non cambierò certo Milano, io. Ma voglio fare una rivoluzione
Luigi Amicone

Le nuove lettere di Berlicche

Opere e soprattutto omissioni degli esportatori di democrazia
Berlicche

In memoria

Il senso religioso di Federico Zeri
Marco Bona Castellotti
Da illuminista anomalo, il grande storico dell’arte aveva il culto della ragione, ma non la usò mai per censurare le sue domande davanti al mistero della realtà. Se attaccava la Chiesa era proprio per il desiderio ardente e insoddisfatto di penetrare la verità delle cose

Ho cercato anch’io la tomba di san Pietro
Federico Zeri
La spiazzante apertura mentale di un intellettuale rigoroso davanti a una «fissazione» dei cattolici di cui c’è ben poco da sghignazzare

Cultura

Dante e la speranza nel «nostro pellicano»
Mauro Grimoldi
Viaggio (con l’Alighieri e Péguy) nella virtù bambina che conforta chi cammina nell’esilio d’Egitto, e non ancora trionfa nella celeste Gerusalemme. Un itinerario molto carnale fino alle più alte sfere celesti

Ogni giorno è un Family day

Le troppe contraddizioni che hanno disarmato l’Occidente davanti ai mullah
Marco Invernizzi

Cartolina dal Paradiso

Allegria, casa e famiglia. Lasciamo che Cristo “dimori” in mezzo a chi lo ama
Pippo Corigliano

Il nocciolo della questiona

Il carisma è responsabilità di chi lo vive
Alberto Frigerio
Il decreto del Vaticano sui movimenti ecclesiali non è un semplice vademecum per stabilire ruoli e cariche, ma uno sprone a seguire, in comunione, ciò che ha suscitato la fede

Cinema

Arrivano i film girati in tempo di Covid e sono tutti malaticci
Simone Fortunato

Lettere al direttore

Riscoprire Tempi grazie al gadget del Meeting. Un grande abbraccio con le manone rosse

Sport über alles

Che gli volete dire a CR7?
Fred Perri

Il dettaglio del mondo

Luigi XVI, il virus e il vaccino
Fabrice Hadjadj

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