Scontro Italia-Francia. Le buone carte in mano a Meloni

L'antipatia dei governi socialisti europei è reale, ma la narrazione del nostro Paese "isolato" e "disumano" non sta in piedi. Qualche osservazione

A dipingere il nostro Paese "sotto scacco" della Francia, in difficoltà sul fronte europeo nel rapporto con gli alleati, emarginato in un angolo tra gli impresentabili e inaffidabili, si fa un torto alla realtà dei fatti. Sono giorni che i nostri maggiori quotidiani ripetono il ritornello, enfatizzando il ruolo del Quirinale che, con la telefonata tra Sergio Mattarella e Emmanuel Macron, avrebbe cercato di "mettere una pezza" al pasticcio diplomatico creato sulla vicenda migranti.

C'è qualcosa di vero in tutto ciò, ma non tutto. È senz'altro corretto dire, come abbiamo già avuto modo di notare, che una più accorta e furba gestione della vicenda da parte della squadra italiana avrebbe evitato di dare il destro ai detrattori del governo che, tra le mura domestiche e oltre, non mancano. Ma da qui a dipingere scenari catastrofici per il nostro Paese ce ne corre.
Svezia, Spagna, Francia
Il problema della gestione dei migranti irregolari è un problema per tutti i Paesi europei...

Contenuto riservato agli abbonati: abbonati per accedere.

Già abbonato? Accedi con le tue credenziali:

Exit mobile version