Renzi accetta l’incarico con riserva. «Il programma fino al 2018»

Il segretario del Pd ha annunciato che gli incontri dureranno qualche giorno, a partire da domani: «Orizzonte dell'esecutivo è il 2018. Lavoro e legge elettorale le prime riforme da varare tra febbraio e marzo»

È arrivato dieci minuti prima del suo appuntamento al Quirinale, previsto per le 10.30: Matteo Renzi è uscito intorno a mezzogiorno dall’ufficio in cui ha parlato con il presidente Giorgio Napolitano. È stato lo stesso Renzi ad annunciare ai giornalisti il contenuto dell’incontro. «Ho ricevuto dal signor presidente l’incarico di formare il nuovo governo» ha esordito e poi: «Ho accettato con riserva, con la responsabilità e anche con il senso di rilevanza e importanza di questa sfida. Ho ringraziato il presidente e l’ho assicurato che metterò in questa sfida tutto l’impegno e l’energia di cui sarò e saremo capace»

DA DOMANI LE CONSULTAZIONI. Renzi ha scandito il calendario dei suoi prossimi appuntamenti, che lasciano presagire che le consultazioni si protrarranno più a lungo di quanto inizialmente si pensasse, ovvero solo 48 ore: «Nel corso delle prossime ore incontreremo innanzitutto il presidente della Camera e del Senato, poi sarò a Firenze per i necessari adempimenti istituzionali nella mia città, poi da questa sera sarò a Roma e da domani inizieranno le consultazioni formali e ufficiali. L’impegno che ci siamo prefissi è molto serio. Il presidente mi ha rappresentato in modo compiuto e articolato delle sue consultazioni: l’impegno che immaginiamo è quello di un allungamento della prospettiva politica di questa legislatura, che poi è quello che si colloca nell’orizzonte naturale previsto dalla consultazione», dunque fino al 2018.

UNA RIFORMA AL MESE. «È fondamentale per questo scopo – ha proseguito Renzi – prima di qualsiasi discussione, che tutte le forze politiche della maggioranza per quanto riguarda il governo, e di tutto l’arco costituzionale per quanto riguarda le riforme, siano ben consapevoli dei prossimi passaggi. Significa cioè avere nelle prossime ore una straordinaria attenzione ai contenuti e alle riforme da fare. La piattaforma con la quale discuteremo insieme alle forze politche prevede entro il mese di febbraio un lavoro urgente sulle riforme costituzionali ed elettorali, nel mese di marzo la riforma del lavoro, nel mese di aprile quella della pubblica amministrazione, a maggio quella del fisco. In altre parole abbiamo intenzione di lavorare sui contenuti prima di ogni altra cosa».

«A LEGGERE DI ME MI SONO ANNOIATO DA SOLO». Solo a questo punto Renzi si è finalmente lasciato andare ad una delle sue battute, rivolta ai giornalisti: «Sono solidale con voi che in queste ore state scrivendo cose molto complicate riguardo ai nomi e qualcuno anche riguardo alle vicende personali. Mi sono venuto a noia da solo leggendovi, quindi immagino cosa possiate provare voi». Renzi ha ribadito che l’attenzione è sui contenuti non sui nomi: «Il senso dell’urgenza è molto importante, ma un orizzonte di legislatura come quello che ci diamo necessita di qualche giorno di tempo per sciogliere le riserve». Renzi ha quindi ribadito di assicurare agli italiani di mettere entusiasmo ed energie in quello che fa «partendo dall’urgenza più importante che è quella del lavoro e in qualche modo della rassegnazione».

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