Meeting. Bisognerà ben capire cos’è questa «amicizia inesauribile»

Tempi sarà a Rimini al padiglione C2. Per fare abbonamenti e incontrare i lettori, ma soprattutto per capire il senso di uno strano titolo

Hanno un bel coraggio quelli del Meeting a dire che «l’esistenza umana è un’amicizia inesauribile». A guardarsi intorno, tutto suggerisce il contrario. Amicizia? “Inimicizia” vorrai dire. Sul fronte ucraino si combatte ancora, in Pakistan distruggono chiese e abitazioni cristiane con la solita scusa della blasfemia, in Iraq espropriano i possedimenti cattolici e costringono il patriarca Sako a fuggire a Erbil, in Nigeria è la solita, perenne, mattanza a colpi di machete.

E nel progredito mondo ricco? Nel pingue Occidente capita quel che sappiamo. Circolano ideologie che spacciano la salute per la salvezza (però eutanasia e cannabis gratis per tutti) e che preannunciano imminenti apocalissi climatiche (e chi dice il contrario, come il Premio Nobel per la Fisica 2022, John Clauser, viene silenziato). E se sei cattolico apostolico romano come i coniugi Michael e Kitty Burke, anche se tutti ti definiscono «lovely», sorry, ma nello stato del Massachusetts non puoi adottare bambini. E non perché sei squilibrato, pedofilo, bevitore o Marlboro addicted, ma perché sei, appunto, cattolico apostolico romano, incompatibile con la dottrina lgbt del mondo moderno.

Amicizia, dunque? “Inimicizia” vorrai dire. E bisognerà intendersi bene anche su quell’«inesauribile», termine che cozza con l’esperienza comune di chiunque veda attorno a sé le cose sfibrarsi, deperire, corrompersi mentre panta rei.

I pazzi degli allestimenti

Sarà interessante anche per noi, che al Meeting siamo di casa col nostro stand al Pad C2, non dare per scontata la domanda: cos’è questa amicizia inesauribile di cui si parla? E cosa c’entra con la politica, l’economia, la cultura, la musica, persino i giochi dell’area bambini e quello strano presepe allestito ad agosto in fiera?

Soprattutto sarà interessante cercare di capire cosa c’entrino quelle parole con tutta questa gente che per una settimana lavora gratis, anzi addirittura paga vitto e alloggio per sfacchinare. Chi alle cucine, chi alle mostre, chi ai parcheggi, chi alle pulizie. C’è gente che prende le ferie per venire a preparare gli allestimenti la settimana prima che inizi la kermesse. Poi, esausta, va a casa prima che il Meeting inizi. Cioè fa un lavoro senza vederne l’esito. Sono pazzi? Dicono che è il loro modo di dare tempo «per l’opera di un altro». Chissà cosa significa. Forse ha a che fare con “l’amicizia inesauribile”.

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