La Cop27 è un fallimento. Ma potrebbe ancora andare peggio

Obiettivi irraggiungibili, promesse fumose, soldi che mancano. Speriamo almeno che in Egitto i paesi sviluppati si rifiutino di finanziare la Cina, il più grande emettitore di Co2 al mondo

Doveva finire ieri la Cop27, la conferenza sul clima iniziata il 6 novembre in Egitto a Sharm el-Sheikh. Ma poiché nessun accordo significativo è stato trovato, le trattative andranno avanti anche oggi e forse pure domani. L'ultima bozza di intesa pubblicata ieri nella notte dalla presidenza egiziana conferma i problemi di quella (vaghissima) precedente: come sempre mancano i soldi, ma per la prima volta mancano pure le buone intenzioni.
I problemi del dossier "loss & damage"
Se andrà male, la Cop27 verrà ricordata come un fallimento, se andrà bene come un'occasione mancata. Tutto ruota intorno al punto della bozza finale sulla "giustizia climatica" e sulla creazione di un fondo con il quale i paesi ricchi, quelli che inquinavano di più nell'anno di riferimento (1992), dovrebbero "risarcire" quelli in via di sviluppo e più vulnerabili alle conseguenze dei cambiamenti climatici.

Il dossier "loss & damage" è controverso non solo per una questione finanziaria, ma an...

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