L’Isis marca il territorio in Nigeria: tasse a pescatori e agricoltori

Isis e Boko Haram si riuniscono e dichiarano guerra comune ai cristiani, oltre a strutturare il controllo del territorio attorno al Lago Ciad

L’Isis in Nigeria (Iswap) ha riaperto alla pesca, al commercio e all’agricoltura ampie porzioni di territorio intorno al Lago Ciad, tre anni dopo aver cacciato gli abitanti dai villaggi di Marte, Abadam, Kukawa e Guzamala. Chi vorrà dedicarsi a queste attività, però, dovrà pagare nuove tasse ai jihadisti: 5.000 naira al mese (10 circa) per commercianti e agricoltori e 2.000 naira per ogni cesta di pesce pescato.

Isis e Boko Haram tornano insieme

Secondo quanto riportato da Pr Nigeria, le nuove mosse dei terroristi islamici indicano il tentativo di strutturarsi e controllare il territorio dove sono soliti imperversare. Durante un consiglio interno, sono stati istituiti anche due califfati: uno che sovrintende l’area del Lago Ciad e un altro la foresta Sambisa, storica roccaforte di Boko Haram.

Dopo l’assalto da parte dell’Isis alla fazione storica di Boko Haram e dopo il suicidio del leader di quest’ultima, Abubakar Shekau, i due gruppi terroristici si sono riuniti a fine giugno, giurando fedeltà a Abu Ibrahim al Ashimi al Qurashi, attuale leader internazionale dell’Isis.

Guerra comune ai cristiani

In Nigeria, invece, è stato eletto nuovo leader dell’Iswap Abbah Gana. Ora che le lotte intestine tra terroristi sono terminate, serrati di nuovo i ranghi, l’unico obiettivo dei jihadisti è rimasto «la lotta agli infedeli», in primo luogo ai cristiani: «Sono tutti in pericolo».

@LeoneGrotti

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