Hadjadj: «L’embrione è un essere umano. Gli scienziati che lo negano sono apprendisti stregoni»

Il filosofo francese attacca la legge che autorizza la distruzione degli embrioni a fini scientifici: «Siamo già ben aldilà del "Mondo nuovo" di Huxley»

«Nessuno scienziato può negare l’evidenza che l’embrione [umano] sia un essere umano o che sopprimerlo sia un omicidio. Fare dell’essere umano un materiale disponibile è il colmo dello sfruttamento». Così il filosofo francese Fabrice Hadjadj, in un’intervista al Le Figaro, ha commentato alla vigilia della sua approvazione la legge che in Francia ha aperto alla sperimentazione sugli embrioni, che implica la loro distruzione.

OLTRE IL “MIGLIORE DEI MONDI”. L’«evidenza» a cui si richiama Hadjadj non è stata riconosciuta dal Parlamento francese, che ha negato all’embrione lo statuto di «persona». Secondo il filosofo questo è l’unico modo per stare davanti a «una situazione insostenibile, davanti alla quale la nostra coscienza è disorientata: [ci sono] 50 mila esseri umani congelati, che verranno usati come reagenti nei laboratori farmaceutici. È qualcosa di inimmaginabile. Bisognerebbe ammettere che siamo già ben aldilà de Il mondo nuovo di Aldous Huxley».

«SCIENZIATI APPRENDISTI STREGONI». Hadjadj si scaglia anche contro le sottigliezze di quegli scienziati che considerano gli embrioni delle «persone in divenire» e che diventeranno tali solo se i genitori lo vorranno: «Gli scienziati che affermano queste cose sono in realtà adepti della magia nera. Abracadabra! Se io voglio che l’embrione sia una persona, lo è. Se non rientra nel mio progetto, pouf!, la persona sparisce! Siamo davvero nel regno degli apprendisti stregoni. Ma questo modo di vedere, per quanto faccia pensare alla magia, è tipico della tecnocrazia. Il suo principio è che la volontà ha il primato sull’essere, e che tutti i dati naturali, il mio corpo compreso, non sono altro che materiale da manipolare a seconda dei miei capricci. (…) Siamo entrati in un’era di manipolazione radicale (fino alla radice) della vita umana. Con questa legge (…) abbiamo deciso che la riduzione dell’umano a puro materiale» da manipolare «è positiva».

«IO RETROGRADO?». E quando l’intervistatore gli fa notare che queste opinioni potrebbero essere definite retrograde, si arrabbia: «Ma da dove viene questa retorica da “Grande balzo in avanti”? È così che Mao ha causato 30 milioni di morti. È bene fare marcia indietro quando si è sull’orlo del precipizio. Inoltre, ciò che è davvero retrogrado, è non proseguire sulla strada aperta dal premio Nobel della medicina, il professor Yamanaka», che ha scoperto come far “ringiovanire” le cellule staminali adulte fino allo stato embrionale di pluripotenza.

OSCURANTISMO SCIENTISTA. Il filosofo francese dà anche una stoccata a René Frydman, che con il biologo Jacques Testart è considerato il “padre” del primo bebè nato in provetta in Francia nel 1982. Proprio al Le Figaro aveva dichiarato che chiunque si oppone alla manipolazione dell’embrione è influenzato dalla Chiesa cattolica. Hadjadj gli risponde così: «[Frydman] si lascia presentare come il “padre del primo bebè in provetta”. Ma dov’è finito Jacques Testart? Perché non si parla più di lui come pioniere della fecondazione in vitro? Precisamente perché, senza essere cattolico, Testart ha denunciato quelli che “applaudono religiosamente a tutte le produzioni dei laboratori”. Lui avrebbe molto da dire sull’oscurantismo scientista e i suoi fanatici odierni».

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