Così Enzo Piccinini «ha cambiato e continua a cambiare il cuore di chi lo incontra»

Il servizio di èTV sul chirurgo emiliano servo di Dio, con testimonianze inedite di persone che ritengono di aver beneficiato della sua intercessione

Il video riprodotto in questa pagina è il servizio su Enzo Piccinini realizzato da Michela Conficconi per la trasmissione Tracce d’Infinito dell’emittente bolognese èTV. Andato in onda mercoledì 25 maggio sul digitale terrestre, il video è stato proiettato anche domenica 29 maggio all’interno dell’abbazia di Nonantola (Modena), al termine della Messa per il 23esimo dies natalis del medico emiliano proclamato servo di Dio.

Oltre alla ricostruzione della vita di Enzo Piccinini e ad alcuni stralci di suoi interventi pubblici videoregistrati, la giornalista è riuscita a raccogliere nel servizio per èTV anche diverse testimonianze inedite di uomini e donne che sostengono di aver beneficiato personalmente o per i propri cari dell’intercessione del chirurgo dell’ospedale Sant’Orsola di Bologna.

La Messa concelebrata da Castellucci e Santoro

La Messa per il 23esimo dies natalis di Piccinini è stata officiata dall’arcivescovo-abate di Modena-Nonantola, monsignor Erio Castellucci, che di propria iniziativa – come ha raccontato lui stesso al termine del rito – ha voluto a concelebrare al suo fianco il vescovo di Taranto, monsignor Filippo Santoro, esponente come Enzo del movimento di Comunione e Liberazione. La Fondazione Enzo Piccinini, promotrice della causa di canonizzazione del medico scomparso prematuramente il 26 maggio del 1999, ha pubblicato online anche il video della celebrazione.

Un interesse che non si spegne

Su Enzo Piccinini (qui la copertina di Tempi a lui dedicata nel 2019) è stato pubblicato l’anno scorso da Rizzoli un libro di Marco Bardazzi, Ho fatto tutto per essere felice (qui la recensione di Giancarlo Cesana per il nostro giornale). Il volume è diventato in poco tempo un piccolo caso editoriale, a conferma che a ventitré anni dalla morte non si spegne l’attrattiva nei confronti di questo “insolito chirurgo”, ma al contrario si amplifica, come testimonia il fatto che domenica per la Messa in sua memoria l’abbazia di Nonantola era stracolma di persone, molte delle quali non lo hanno nemmeno mai conosciuto in vita.

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