Che peccato che il 30% del budget sanitario sia speso per «tenere in vita» vecchi e malati terminali

Di seguito riportiamo il testo della newsletter inviata dall’associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica, numero 48 – 8 gennaio 2014. 

Lo afferma Umberto Veronesi in un articolo su “L’Unità” in cui giudica positivamente la decisione del governo uruguayano di liberalizzare l’uso della marijuana. Dovrebbe farlo anche l’Italia, visto che il 50% dei ragazzi ne fa uso. In tal modo si colpirebbe la criminalità organizzata (si calcola che la mafia incassi 60 miliardi di euro l’anno) e si ridurrebbe il numero dei piccoli spacciatori che affollano le carceri. Intanto anche il Colorado liberalizza l’uso della cannabis, che si potrà vendere nei coffee shop. E’ il primo stato degli USA a farlo, ma già Arizona e California preparano referendum per raggiungere lo stesso obiettivo.

Dall’estero giungono altre due notizie in materia di diritti, una  positiva (un ulteriore  passo avanti della Francia verso l’eutanasia), l’altra negativa (il premier Rajoy annuncia misure per restringere fortemente il diritto all’aborto in Spagna, consentito solo in caso di stupro o di rischio di morte per la madre).

In Italia notizie negative in tema di omofobia (a Roma 50 aggressioni a giovani gay in un anno) e di accanimento terapeutico (il 30% del budget totale della sanità si spende per tenere in vita persone molto anziane e malate senza speranza di guarigione).

Solo un fatto positivo: tre senatori renziani depositano un ddl di un solo articolo che istituisce il registro delle unioni civili e riconosce alle coppie di fatto, sia etero sia omosessuali, gli stessi diritti delle coppie unite in matrimonio (successione, pensione di reversibilità, affitto, polizze), non parlando però né di matrimonio né di adozione.

Speriamo in un 2014 in cui sui diritti civili si faccia qualche passo avanti.

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