«Se Asia Bibi sarà assolta, mio padre otterrà giustizia. Ma gli islamisti cercheranno di ucciderla»

Intervista a Shaan Taseer, figlio di Salman, il governatore musulmano del Punjab ucciso dagli estremisti nel 2011 per avere difeso pubblicamente la donna: «Il caso di Asia Bibi riguarda la coscienza dell'intero paese»

«Solo quando Asia Bibi verrà assolta, mio padre otterrà finalmente giustizia». È quanto dichiara a tempi.it Shaan Taseer, figlio di Salman Taseer, il governatore musulmano del Punjab assassinato nel 2011 per avere difeso pubblicamente la donna cattolica e avere criticato la legge sulla blasfemia.

Oggi Shaan vive negli Stati Uniti ma ha assistito alle notizie riguardanti la madre cattolica in carcere dal 2009 per false accuse di blasfemia. Al termine dell’udienza finale del processo presso la Corte Suprema a Islamabad, i giudici ieri hanno deciso di mantenere riservata la sentenza e non hanno comunicato quando la renderanno pubblica.

Secondo alcuni membri della difesa di Asia Bibi, «il fatto che non si siano espressi immediatamente fa ben sperare. Vi è un’alta probabilità che la corte abbia posticipato l’emissione del verdetto perché ha intenzione di prosciogliere Asia. Vogliamo sperare che intendano organizzare il trasferimento della donna dalla prigione di Multan in un luogo sicuro».
Anche Taseer sostiene che, «anche qualora Asia Bibi venga liberata, non potrà mai vivere in pace e in sicurezza in Pakistan».

Signor Taseer, che cosa pensa del caso di Asia Bibi, per il quale suo padre ha dato la vita?
È un caso che riguarda la coscienza dell’intero paese. Quando uno Stato come il Pakistan incarcera una donna chiaramente innocente ed è così crudele nel trattare i più poveri tra i poveri, allora il caso riguarda tutti i cittadini. Per questo ogni pakistano ha il dovere di parlare a difesa di Asia Bibi.

La donna si trova in carcere da quasi dieci anni e la Corte Suprema ha aspettato due anni prima di riunirsi.
Asia Bibi ha subito una serie enorme di ingiustizie. Ci sono molte falle legali nel suo caso, che è stato rimandato a ripetizione, una volta perché il giudice si è ritirato. Il motivo per cui Asia Bibi soffre questa ingiustizia è evidente: lo Stato è ostaggio dei radicali, ma ora deve a questa donna giustizia. Se si trova ancora in carcere, è solo perché il governo è debole e non ha la forza di far rispettare la legge.

L’assoluzione di Asia Bibi sarebbe una vittoria per suo padre?
Solo quando verrà assolta, mio padre otterrà finalmente giustizia. L’assassino di mio padre, Mumtaz Qadri, è stato impiccato per l’omicidio, ma non è sufficiente. Sarà fatta piena giustizia solo quando Asia Bibi sarà libera. Allora sarà una grande benedizione per mio padre che, ne sono certo, sorriderà dal Paradiso quando lei verrà rilasciata.

Anche lei si sentirà più in pace?
Io, come tutti i pakistani, sarò felice di vederla libera perché Asia Bibi è in carcere senza motivo. La legge sulla blasfemia è crudele, disumana e ingiusta. È illegittima e deve essere riformata. Però voglio aggiungere una cosa.

Che cosa?
Tutti conosciamo Asia Bibi ma ci sono centinaia di casi come il suo, ci sono centinaia di altri e altre Asia Bibi chiusi in carcere a causa di questa legge ingiusta. Speriamo che l’assoluzione di questa donna sia solo il primo passo, perché anche tutti gli altri ottengano giustizia.

Ieri gli estremisti islamici del Tehreek-e-Labaik Pakistan hanno inneggiato a Mumtaz Qadri e chiesto di «crocifiggere e impiccare Asia Bibi ora». Altrimenti, hanno aggiunto, ci saranno «terribili conseguenze».
Purtroppo AsiaBibi, anche se verrà liberata, non potrà mai vivere in pace in Pakistan. Quando una persona viene infatti accusata di essere blasfema, molti estremisti islamici ritengono che sia loro compito ucciderla. Lo considerano un dovere religioso. Ecco perché non potrà più vivere in sicurezza in Pakistan, così come non potrà farlo il resto della sua famiglia.

@LeoneGrotti

Foto Ansa

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