Mai visto tanto ghiaccio al Polo Nord (ma per Al Gore si sarebbe sciolto «entro il 2013»)

In questi giorni il mondo è rimasto a dir poco interdetto di fronte alle foto scattate dai satelliti della Nasa, dalle quali – come i lettori di Tempi già sanno – risulta chiaro che i ghiacci del Polo Nord non si stanno affatto sciogliendo per colpa del famigerato riscaldamento globale. Anzi. Pare che nell’agosto 2013 la loro superficie totale risultasse aumentata del 60 per cento rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Si tratta di un aumento di diverse centinaia di migliaia di chilometri quadrati, più della metà dell’intera Europa. Un’espansione tale addirittura da impedire alle navi, in piena estate, il mitico Passaggio a nord-ovest.

SCOMODE (FORTUNATISSIME) VERITÀ. Ecco. In un momento tanto delicato, mentre tutte le nostre certezze riguardo al global warming cominciano a traballare pericolosamente, il sito CnsNews è andato a ripescare senza pietà un discorso pronunciato poco meno di sei anni fa da Al Gore, già vicepresidente democratico degli Stati Uniti poi divenuto gran guru planetario del catastrofismo ambientale. Era per la precisione il 10 dicembre 2007 e con quelle parole Al Gore accettava dinanzi al mondo l’onore e l’onere di un premio Nobel per la pace riconosciuto a lui (e all’Intergovernmental Panel on Climate Change dell’Onu) proprio per l’impegno a diffondere certe “scomoda verità” sui cambiamenti climatici.

PREVISIONI ALLARMANTI. E cosa disse Al Gore nella sua storica lezione? Di fronte a una platea semplicemente terrorizzata, l’ex vice di Clinton rilanciò la previsione di uno scienziato americano, il professor Wieslaw Maslowski, secondo il quale, a causa del riscaldamento globale causato dalle emissioni di anidride carbonica, i ghiacci estivi del Polo Nord sarebbero probabilmente “scomparsi del tutto” entro il 2013.
Come si può constatare guardando il video in lingua originale riprodotto qui sotto, Al Gore disse che «gli scienziati hanno riferito con un allarme senza precedenti che la calotta polare artica sta – parole loro – “precipitando da una scogliera”. Uno studio ha stimato che d’estate essa potrebbe sparire completamente entro meno di 22 anni. Un altro nuovo studio che dev’essere presentato questa settimana dai ricercatori della Marina degli Stati Uniti avverte che ciò potrebbe avvenire addirittura entro sette anni. Sette anni da oggi».

MORIREMO TUTTI. Nell’occasione Al Gore ricordò anche che l’innalzamento della temperatura del globo terracqueo rappresenta «un’emergenza planetaria e una minaccia alla sopravvivenza della nostra civiltà». Il mese scorso la famosa calotta polare artica ha raggiunto l’estensione più ampia registrata dal 2006.

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