Toninelli, il ministro Iena

Il ministro bravo a fare i video e che dorme in piedi anche quando è insonne parla, parla, parla, ma non fa

Ieri Danilo Toninelli, il ministro Iena delle Infrastrutture ha ribadito di essere preoccupato della stabilità dei piloni dell’autostrada A24 e A25. Già il 5 ottobre il ciarliero grillino s’era recato sotto un ponte a Macchia Maura di Bugnara (L’Aquila) postando un video in cui affermava di «non dormire di notte» perché assai angosciato dalla sicurezza dell’infrastruttura e che era tutta colpa della «vecchia politica», mica sua. Sia chiaro: se casca, lui non c’entra.

SBRAITARE SOTTO I PONTI

Il ministro lingualunga, che dorme in piedi anche quando è insonne, gaffeur sonnambulo senza ironia, fa tutto il contrario di quel che dovrebbe fare. Si comporta come un inviato delle Iene (con le quali, infatti, s’era recato sotto il ponte), anziché come il responsabile apicale del nostro Stato per la sicurezza delle infrastrutture. La società Strada dei parchi gli ha fatto notare che, anziché andare a sbraitare sotto i ponti, avrebbe potuto leggere la relazione dei tecnici che gli era stata inviata in cui si confermava che «stabilità e sicurezza dell’opera nelle normali condizioni di esercizio non sono pregiudicate. Quello che manca sono i decreti per sbloccare i fondi per la messa in sicurezza antisismica». Inoltre gli ha ricordato che fu lui «a dire che si sarebbe impegnato a liberare finalmente i 192 milioni di euro stanziati per manutenzione straordinaria che i ministri Lupi e Delrio non erano riusciti a liquidare alla concessionaria. Si tratta di fondi stanziati per il terremoto, ma non bancabili fino al 2021 perché manca l’approvazione al Piano economico finanziario».

PARLARE ANZICHÉ FARE

Ma al ministro Iena che gliene cale? Lui deve postare video, lui deve denunciare, è troppo impegnato a stare dalla parte dei cittadini per aver tempo di risolvere le questioni. Se ha ragione, perché non blocca immediatamente il passaggio? Che aspetta? Così fa solo allarmismo.
Come ha dichiarato Guido Bertolaso

«se il ministro Toninelli dice che non ci dorme per l’autostrada A24, visto che è il massimo responsabile politico del Paese nell’ambito delle infrastrutture, avrà le sue informazioni e le sue preoccupazioni deriveranno anche da questo; non credo derivino solamente da alcuni sopralluoghi sulla base di alcuni piloni che probabilmente saranno stati scelti ad arte per far vedere che la situazione è particolarmente grave».

INCROCIAMO LE DITA

Il ministro Iena bravo a denunciare, ma inadatto a governare, pensa a registrare video. Parla, parla, parla ma non agisce. Eppure, ne avrebbe tutte le facoltà e i poteri. Ma, come ha notato oggi su Libero Filippo Facci, Toninelli vive su un altro pianeta.

«Nel settembre scorso il conosciuto e spettacolare ponte tra Paderno d’Adda e Calusco, nel bergamasco, è stato chiuso da un giorno all’altro e ha mandato il traffico in tilt per “urgenti e improcrastinabili interventi di manutenzione”: ed è bastato un assessore, per chiuderlo. È solo un esempio. Ma Toninelli forse era alle Iene. Toninelli forse era a fare il videino su Facebook. Mettiamo un like e incrociamo le dita».

CODICE DEGLI APPALTI

Incrociamo le dita, ma iniziamo anche a chiederci se un politico del genere sia adatto a ricoprire quel ruolo. L’altro ieri c’è stata l’assemblea dell’Ance: i costruttori hanno chiesto al governo non più soldi, ma meno burocrazia. «La madre di tutti i mali è la burocrazia», ha detto il presidente Gabriele Buia. Era presente Matteo Salvini che ha ascoltato le relazioni, è salito sul palco, ha detto di comprendere il problema e promesso che «entro novembre il famigerato Codice degli appalti verrà smontato e riscritto». Applausi.
A fine assemblea è arrivato Toninelli che non ha ascoltato gli interventi precedenti, ha letto un foglio in cui ha annunciato l’introduzione di «Ainop, un contenitore digitale che si basa sul principio degli open data e dell’open Bim…». Mormorii, qualcuno è uscito a fumare una sigaretta.

Foto Ansa

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