Terremoto. I jihadisti in Siria bloccano l’arrivo di aiuti nell’Idlib

I terroristi di Hayat Tahrir al Sham che controllano la provincia hanno rifiutato ripetutamente i soccorsi offerti da Assad e curdi. Meglio far morire i siriani sotto le macerie che lasciarli aiutare dal "nemico"

Il terremoto ha fatto più di 5.800 vittime in Siria, ma il calcolo è ancora drammaticamente parziale: se infatti squadre di soccorritori da tutto il mondo hanno raggiunto la Turchia per aiutare a salvare dalle rovine dei palazzi crollati quante più persone possibile, nessuno o quasi, a causa delle sanzioni unilaterali imposte dall'Occidente, è intervenuto in soccorso della Siria. Nel paese governato da Bashar al Assad, così come nelle aree sotto il controllo dei terroristi islamici, mancano i mezzi per estrarre le persone dalle macerie. Sarebbe sensato che tutte le parti in causa (il governo di Damasco, i terroristi a Idlib e l'Occidente) mettessero da parte la politica per permettere l'arrivo nel paese di più aiuti. Ma non è quello che sta accadendo. A leggere i giornali, sembra che le responsabilità siano solo del regime siriano ma le cose non stanno così.
I terroristi islamici controllano Idlib
L'area più colpita dal terremoto in Siria è quella più vicina alla Turchia, e...

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