Giovedì 17 aprile, mentre usciva in edicola il numero di Tempi in cui appare l’articolo qui sotto riprodotto, i fenomeni che in esso vengono raccontati sono ripresi per la prima volta dopo un intervallo di dieci anni. Myrna è caduta in estasi, ha essudato olio e ha avuto una visione di Cristo che le ha trasmesso il seguente messaggio: «Le ferite che hanno sanguinato su questa terra sono le stesse che sono nel mio corpo, perché la causa e l’attore sono gli stessi; ma siate lieti, perché il loro destino sarà lo stesso di Giuda».
«Non avrei mai immaginato che il mio paese si sarebbe trovato in una situazione come questa», commenta triste lei, che oggi è una donna di 50 anni con due figli maggiorenni. «Tanta gente mi dice: “Prega Dio che ti mandi di nuovo apparizioni e visioni, che ci dica la sua parola su quello che sta succedendo”. Io rispondo: “Dio sta soffrendo con noi, e questa forse è una grande opportunità che ci sta offrendo”. Perché è vero, in questi trentadue anni ci ha mandato tanti segni, ma noi non abbiamo fatto nulla per l’unità. Adesso è il momento che i cristiani finalmente si riuniscano. In forza dell’ultimo segno: i cristiani d’Oriente sono tutti in pericolo, un grande pericolo minaccia la loro stessa esistenza».
Due sono le caratteristiche salienti delle apparizioni e degli altri fenomeni di Soufanieh, che si sono protratti dal 1982 fino al 1990, con una “coda” fra il 2001 e il 2004: la prima è che la Madonna e Cristo hanno parlato in lingua araba, e la seconda è che il contenuto più forte dei loro messaggi ha riguardato l’unità fra i cristiani e la natura peccaminosa della loro disunità.
Il messaggio dell’ultima apparizione della Vergine recita: «Fondate una chiesa. Non ho detto: costruite una chiesa. La Chiesa che Gesù ha adottato è Una, perché Gesù è Uno. La Chiesa è il Regno di Dio sulla terra. Chi l’ha divisa ha peccato, e chi si è rallegrato della sua divisione ha peccato. Gesù l’ha edificata, ed essa era piccola; quando è diventata grande, si è divisa. E chi l’ha divisa non ha l’amore dentro di sé. Riunificatevi. Come sono belli i miei figli inginocchiati, in preghiera! Non siate divisi, come lo sono i grandi. Voi insegnerete alle generazioni le parole Unità, Amore e Fede».
Mentre l’ultimo dei messaggi trasmessi durante le visioni estatiche, il 26 novembre 1990, si apriva così: «Non temere, figlia mia, se ti dico che questa è l’ultima volta che mi vedi, fino a quando la festa di Pasqua non sarà unificata». E poi le ultimissime parole: «Noi siamo con te e con chiunque desideri che la festa di Pasqua sia unificata».
Testimonianze in tutto il mondo
La prima volta in cui le stimmate si manifestarono sul corpo di Myrna fu il 25 novembre 1983. Alle 16.30 si aprirono nei palmi delle mani, sui piedi e al fianco sinistro, e si richiusero alle undici della sera. Il fenomeno si ripresentò altre quattro volte, sempre il Giovedì santo nel 1984, 1987, 1990 e 2001. Sempre e soltanto anni nei quali la Pasqua giuliana e la Pasqua gregoriana coincidevano di data.
Anche i fenomeni di essudazione dell’olio dall’iconcina, iniziati il 27 novembre 1982 e terminati nel 1990, sono stati più copiosi negli anni in cui la celebrazione della Pasqua era unitaria. L’olio filtrava abbondante dal corpo di Myrna (mani, collo, piedi, bocca, stomaco) anche quando viaggiava all’estero a testimoniare la sua storia, e addirittura dagli occhi (causando vivi bruciori) quando stava per entrare negli stati di estasi durante i quali le sarebbe apparso Cristo. I messaggi di Gesù in tali occasioni erano veri e propri moniti.
Quello del 14 agosto 1988, ricevuto a Los Angeles, dice così: «Ho detto: la Chiesa è il Regno dei Cieli sulla terra. Chi l’ha divisa ha peccato, e chi si è rallegrato della divisione ha peccato. Pertanto mi risulta più facile che un non credente creda nel mio nome, che non coloro che pretendono di avere la fede e l’amore e giurano nel mio nome». E il 7 settembre dello stesso anno: «Di’ ai miei figli che è a loro che domando l’unità e che non la voglio da coloro che recitano una commedia fingendo di lavorare per l’unità».
Myrna è figlia di un siriano di confessione greco cattolica (melchita) e di una siriana greco ortodossa. Suo marito Nicolas è greco ortodosso. Fu lui ad acquistare l’immaginetta durante un viaggio in Bulgaria nel 1980. La prima volta che l’immagine prese a trasudare olio dentro casa, chiamò tre sacerdoti ortodossi per mostrare loro il prodigio. Non fecero in tempo a uscire dalla casa che giunsero due agenti dei servizi segreti. Esaminarono accuratamente l’iconcina dopo averla smontata dalla sua cornice e le mani di Myrna, che dovette lavarsele dinanzi a loro. Subito immagine e mani ripresero a essudare olio. I due se ne andarono ripetendo ad alta voce: «Dio è grande!».