Pasqua blindata, tra ultime cene, vangeli sui divieti e Giuda a passeggio col cane

Settimana Santa tra mascherine misericordiose, liturgie sui divieti e delatori. Roba da rimpiangere i tempi in cui a ucciderci era il riscaldamento globale

Pasqua blindata, concedeteci l’amarcord: anche prima del Covid i giornali votavano la Settimana Santa a liberarci dal male del momento. Ricordate Genesis Butler? Aveva offerto un milione di dollari a papa Francesco – un papa argentino – da devolvere in campagne benefiche se avesse accettato di praticare una Pasqua vegana, «se ogni cattolico del pianeta partecipasse, sarebbe come se le Filippine non producessero Co2 per un anno intero». Accadeva due Pasque fa, nel 2019, l’ultimo aprile senza coronavirus, la piccola dodicenne ambasciatrice della campagna Million Dollar Vegan, col supporto di star vegane come Paul McCartney, Moby, Mena Suvari o Joaquin Phoenix, puntava a combattere il cambiamento climatico col cambiamento dietetico quaresimale.

Il Giovedì Santo con Greta Thunberg

E i giornali erano impazziti per lei: il suo appello al Papa autore dell’enciclica Laudato si era stato pubblicato da tutti, dal New York Times al Guardian e poi qui dal Corriere della Sera alla Stampa, naturalmente combinato alle omelie della Cassandra verde Greta Thunberg che il Giovedì Santo tuonava in Senato: «La data è circa il 2030, da cui ci separano 10 anni, 257 giorni e 13 ore. Allora ci troveremo in una situazione che potrà dare il via a una reazione a catena, che sfuggirà al controllo umano e che molto probabilmente porterà alla fine della civiltà umana».

Venerdì Santo e Fridays For Future

Una prospettiva apocalittica condita dalle immagini degli agnellini macellati e sacrificati alle braci pasquali, interviste a chef vegano-crudisti che proponevano la quinoa al posto dell’abbacchio per la domenica e del primo veganclimatestrike in sostegno dei Fridays For Future che il Venerdì Santo incontravano Greta a piazza del popolo, per dire stop agli allevamenti intensivi, causa primaria dei cambiamenti climatici: «Vogliamo Greta!» e «Con Greta salviamo il pianeta». Insomma, coi suoi giretti romani, tra palazzo Madama e il Vaticano, Greta era diventata il Salvatore della Pasqua 2019, il pianeta l’agnello sacrificale, la lotta al cambiamento climatico il senso della quaresima mainstream. Poi è arrivato il Covid.

I giornali regalano mascherine

Due anni dopo la Pasqua di Greta la certezza pasquale del mondo è tutta riassunta nella autoreferenziale giaculatoria «Io ti proteggo» – non «proteggimi» -, la campagna promossa dalla Stampa che allega in regalo per i suoi lettori un fantastico set di cinque mascherine chirurgiche  «in modo da non vanificare gli enormi sforzi che noi tutti abbiamo dovuto affrontare in questi mesi».

La stessa misericordia verso il prossimo usata dal Corriere della sera che il Venerdì Santo decide di regalare ai lettori del quotidiano e del magazine 7 «cinque esemplari di protezioni chirurgiche di tipo 2»: «Hanno nascosto le nostre labbra e ci hanno insegnato a sorridere con gli occhi. Sono le mascherine, compagne di viaggio in ogni spostamento fuori casa, in ufficio, al supermercato, passeggiando con il cane»: quelle del Corriere poi hanno una “filtrazione batterica superiore al 98 per cento”, “due comodi elastici” e “una biocompatibilità d’eccellenza”, «Questa attenzione ai principi della Green Economy fa sì che le mascherine distribuite oggi con Corriere della Sera e 7 siano anche interamente riciclabili».

In regalo anche “La guida ai divieti”

Dal merchandising pasquale anti-Covid agli hashtag virali non manca nulla, #iomiproteggo e #iomivaccino sono i mantra che hanno sostituito nella contingenza #salvaunagnello e #climatechangeart perché dicono medici e governanti «la vaccine hesitancy è stata classificata dall’Oms tra le dieci minacce alla salute globale». Quanto a “Pasqua in zona rossa, cosa si può fare e cosa no” è diventato un vero e proprio genere editoriale: “In regalo la guida ai divieti” si legge sulle locandine de Il Piccolo appese fuori dalle edicole di Trieste.

La guida sui divieti e le libertà negate modello Pravda sostituisce quelle alle gite di Pasquetta fuori porta. Al pari di quella estiva che garantiva che al mare si poteva fare il bagno ma solo se nuotavi, o si poteva fare jogging in spiaggia ma non giocarci a pallone, il compendio pasquale informa che è vietato uscire di casa ma si può andare nelle seconde case, vietato andare a trovare amici ma puoi andare a trovare i parenti, vietato uscire dalla regione ma non viaggiare all’estero.

Marattin vittima e capo dei delatori

Dopodiché, se il 5 aprile di un anno fa contavamo 124 mila contagiati da Coronavirus e 176 mila segnalazioni alle forze dell’ordine per presunte infrazioni dei divieti, la chiamata alla delazione patriottica come misura anti-esodo per le vacanze pasquali viene incentivata anche quest’anno: ed ecco moltiplicarsi le cronache delle feste clandestine e party fuorilegge, i “lì grigliano”.

E se in Friuli il sindaco di Pagnacco invia alle direzioni scolastiche una circolare invitando dirigenti e insegnanti a «dare immediata segnalazione nel caso veniate a conoscenza di eventuali casi di compleanni, riunioni o di contatti tra studenti per fare i compiti assieme», la letteratura della delazione raggiunge il suo apice con la vicenda del deputato di Italia Viva e presidente della Commissione Finanze della Camera, Luigi Marattin, beccato a magiare sul terrazzo di casa sua a piazza Barberini con altre sei persone che però tiene a specificare che le forze dell’ordine chiamate da qualcuno «erano alla ricerca di una violazione ben più grave in un appartamento della zona, ma che si sono per caso imbattute nella nostra».

L’ultima cena di McKennie

La nemesi pasquale si raggiunge con l’ultima cena di Weston McKennie, “Parla il vicino” scrive il Corriere intervistando l’uomo che portando a spasso il cane ha visto nei pressi dell’abitazione del calciatore della Juve troppe macchine parcheggiate e giovani ragazze senza mascherina e ha chiamato il 112. Tifoso juventino, ha venduto i suoi campioni per salvare le regole e fare la morale sulle feste vietate e i-calciatori-che-si-sentono-dei-privilegiati (commento del bianconero Marattin sui social: «Comportamento sbagliato, anche il loro!»).

Non c’era Giuda migliore per celebrare degnamente questo tempo pasquale pandemico, in cui la nostra passione è diventata misura dei comportamenti degli altri, la misericordia una mascherina da indossare e la liturgia un elenco di divieti da rispettare. Roba da rimpiangere i tempi in cui a ucciderci era il riscaldamento globale innescato dalle nostri braciolate.

Foto Ansa

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