Ogm, Stamina, vaccini e sperimentazione animale. Per favore, basta con la disinformazione e le sparate dei giudici

L'appello di Elena Cattaneo e Gilberto Corbellini: se la politica, la giustizia e i media preferiscono pregiudizi e bufale ai dati scientifici, allora è «meglio smettere di pagare i ricercatori e affidarsi agli astrologi»

Appare oggi su Repubblica un commento firmato a quattro mani dagli scienziati Elena Cattaneo e Gilberto Corbellini, entrambi docenti universitari (rispettivamente all’Università degli Studi di Milano e alla Sapienza di Roma, la Cattaneo è stata anche nominata senatrice a vita da Napolitano), commento che è una sorta di appello “salva scienza” rivolto alla politica e a «una stampa culturalmente impreparata»: è ora di smetterla – scrivono i due professori – di andar dietro alle troppe «mistificazioni» che azzoppano la ricerca scientifica in Italia, sono come «una corda alla quale si sta impiccando il futuro di questo Paese».

CONFUSIONE SISTEMATICA. Secondo Cattaneo e Corbellini c’è «un filo nero o rosso se qualcuno preferisce» che lega «il caso Stamina, la propaganda politica che ha portato al recepimento restrittivo della legge sulla sperimentazione animale, le sentenze e le indagini sul presunto ruolo dei vaccini nell’eziologia dell’autismo e l’azione politica e legislativa contro la ricerca e la coltivazione di ogm». È un intreccio di «irrazionalità, fanatismo, emotività, tecnofobia, antimodernismo, anti-industrialismo, populismo, eccetera» che più o meno intenzionalmente genera una «confusione sistematica e strumentale tra quel che si può credere, desiderare o preferire soggettivamente, e quel che si può provare o che è stato controllato e accertato oggettivamente». E si tratta – insistono i due scienziati – di un lavorio «diseducativo e destabilizzante» che penalizza non solo la ricerca ma lo sviluppo del paese.

STAMINA E VACCINI. Cattaneo e Corbellini entrano poi nel merito dei casi elencati in apertura con una schiettezza notevole. Stamina? A meno di voler «trasformare l’Italia in una meta di turismo delle staminali, cioè far fiorire cliniche e protocolli per somministrare pseudo cure fantasiose che costano decine di migliaia di euro», da un punto di vista medico «non è tollerabile che, in assenza di prove, si proponga la somministrazione di staminali, anche se fossero prodotte da veri medici e non da un professore di lettere»; e questo è vero «checché dicano le sentenze di alcuni giudici». I vaccini? Di nuovo: «Checché ne pensi qualche giudice capace di andare contro montagne di fatti e buon senso, per deragliare e sconfinare in attribuzioni che non gli si addicono», per la scienza «il vaccino trivalente non causa l’autismo».

VIVISEZIONE. Anche la campagna anti-vivisezione va smontata a vantaggio di un po’ di verità, scrivono i ricercatori. Sarebbe più onesto dire che «amiamo di più gli animali non umani dei bambini, dei malati o degli anziani», invece che «inventare che i ricercatori “fanno vivisezione” e che la sperimentazione animale non serve, o che esistono alternative». Chi come Cattaneo e Corbellini di queste cose si occupa quotidianamente e professionalmente sa benissimo che sono bufale, e quanto i laboratori italiani siano ligi nel rispetto delle «precauzioni nell’uso di animali».

OGM. Sorprendentemente esplicita infine la critica alla disinformazione sugli ogm. «Si pensa che alcuni imprenditori più capaci di catturare le “credenze popolari” godano di maggiori diritti economici di altri e che coloro i quali coltivano credenze ingenue sul cibo ne sappiano di più o siano più affidabili di chi conosce la biochimica dell’alimentazione o la genetica molecolare delle piante?», domandano provocatoriamente Cattaneo e Corbellini. Ma se le cose stanno così diventa inutile «pagare ricercatori e docenti universitari che studiano e insegnano genetica», si affidi piuttosto la formazione dei nostri agronomi «agli astrologi, agli omeopati o ai teosofi». Sarebbe comunque «più onesto» che continuare a «sostenere acriticamente che gli ogm sono dannosi per l’ambiente e mettono a rischio la sicurezza alimentare». Sono bugie ampiamente smentite dalle fonti più autorevoli (i due scienziati menzionano un documento della «European Academies Science Advisory Council – di cui è parte anche l’Accademia dei Lincei») e soprattutto sono cose assurde per un paese, l’Italia, che importa già moltissimi prodotti ogm, «tra cui i mangimi che nutrono gli animali da cui si ottengono i prodotti Dop».

BASTA MANIPOLAZIONI. «Manipolare i fatti è pericoloso», concludono Cattaneo e Corbellini. Che invocano la possibilità di «continuare almeno a fare ricerca sugli ogm». E la libertà di coltivarli, visto che «i metodi che per evitare le temute contaminazioni da ogm già esistono».

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