Obama agli Usa: «Accordo subito, Washington non causi crisi economica»

Se repubblicani e democratici non si accordano e innalzano il tetto del debito entro il 2 agosto, gli Usa andranno in default. Il presidente Barack Obama ieri ha parlato in diretta tv alla nazione: «Si rischia una profonda crisi economica causata interamente da Washington». La risposta repubblicana: «Vuole un assegno in bianco e non lo avrà»

Barack Obama ha chiesto agli americani di premere sul Congresso perché sia trovato un accordo sull’aumento del tetto del debito. Con un discorso alla nazione trasmesso in diretta tv, il presidente Usa ha avvertito che senza un compromesso su deficit e debito si «rischia una profonda crisi economica causata interamente da Washington». Un default sarebbe «un risultato avventato e irresponsabile del dibattito», ha osservato Obama che ha ricordato come in passato l’aumento del debito sia stato «di routine», al punto che un presidente repubblicano come Ronald Reagan lo ha firmato 18 volte e George W. Bush sette.

Per ora la risposta dei repubblicani è stata negativa: lo speaker della Camera, John Boehner, ha affermato che «Obama voleva un assegno in bianco sei mesi fa e vuole un assegno in bianco sulle spese anche ora», ma «questo non accadrà». A una settimana dalla scadenza del 2 agosto, si va così verso lo scontro: repubblicani e democratici già domani potrebbero presentare al Congresso i propri piani per metterli al voto, anche se molti ritengono probabile un compromesso in extremis.

Boehner ha presentato il nuovo piano del “Grand Old Party” che propone tagli alle spese discrezionali per 1.200 miliardi in 10 anni a fronte di un innalzamento del tetto non superiore ai mille miliardi. Il presidente Barack Obama chiede però di alzare la soglia di 2.400 miliardi. La complessa partita politica che si sta giocando sul debito federale sta in larga parte qui: un’azione di breve termine costringerebbe il Congresso a ridiscutere la questione in campagna elettorale, quando sarebbe più difficile per i democratici proporre nuove tasse per aumentare le entrate.

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