Pronti a risollevare l’Italia? È una parola

Burocrazia, spesa pubblica, tasse, produttività. Il governo Meloni sarà misurato sull’economia, ma per rilanciare la crescita c’è da smontare un intero sistema. Sarà dura anche solo decidere da dove iniziare

Nell’ultima campagna elettorale la parola d’ordine di Giorgia Meloni è stata: rassicurare. Non si è concessa fughe in avanti su nessun tema: dalla politica fiscale all’immigrazione. Ha anzi pazientemente contenuto le acrobazie verbali degli alleati. Il suo ceto politico ha una storia chiara e ben nota. E tuttavia c’è stato poco “sovranismo” nelle uscite di Giorgia Meloni dell’ultimo anno. Più e più volte in campagna elettorale Meloni ha detto di volere «uno Stato che non deve disturbare chi ha voglia di fare». Il ministro più “segnaletico” del suo governo è l’ex pubblico ministero Carlo Nordio, liberale dichiarato e fautore di posizioni, sulla riforma della giustizia, che in un’altra stagione sarebbero (sono) state bollate come “berlusconiane”. Quali siano le idee del governo Meloni, andrà verificato alla prova dei fatti.

Per ora possiamo solo dire che Meloni cammina su un sentiero in salita, e dei più irti. Il terreno sul quale la sua pe...

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