«Meloni battagliera, ma il rapporto con Fi degenererà. Le opposizioni? Confuse»

«Governo non di alto profilo, con qualche rischio di conflitto d'interessi. Sui diritti non si infilerà in guerre di religione. Il Pd sembra perso, e Conte capitalizza». Intervista al direttore di Domani, Stefano Feltri


Siamo tutti quanti, in un certo senso, costretti a fare i conti con una nuova realtà politica e istituzionale. Il “ciclone” Meloni, perché di questo s’è trattato a dispetto di un’annunciata vittoria, obbliga a resettare il disco rigido delle nostre memorie, da oltre dieci anni incagliate a caricare dati spuri, artefatti, manomessi da alchimie fortemente condizionanti. Con risultati oggettivamente lisergici se provassimo a riavvolgere il nastro col sonoro di ciò che è stato detto, ascoltato e fatto ai livelli massimi della politica nazionale. Sul presente ci sarà da dire. E scrivere. Tempi ha scambiato quattro chiacchiere con Stefano Feltri, direttore di quel Domani insospettabile di simpatie destrorse ma già sul pezzo, si direbbe, a puntellare il nuovo corso di Giorgia Meloni.
Come ti è sembrato l’abbrivio del nuovo presidente del Consiglio?
Lei è stata molto in silenzio dopo la vittoria e l’unico momento in cui ha parlato è stato in Parlamento. Mi hanno colpito due cose: da ...

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