Risarcire gli studenti con una maturità più facile non risolve i guai della dad

I media ingigantiscono le proteste dei ragazzi contro la seconda prova scritta (che alla fine ci sarà, anche se peserà meno). L'abisso degli ultimi due anni va indagato, non nascosto

Studenti in protesta a Torino lo scorso 11 febbraio (foto Ansa)


Quando si tratta di parlare di scuola, storicamente i media ingigantiscono le voci di chi protesta, trasformando oscuri collettivi in portavoce della volontà di tutti gli studenti. È il caso della seconda prova scritta all’esame di maturità, reinserita quest’anno dal ministero nel programma dopo che per due anni era saltata a causa dell’emergenza Covid.

«L'ira degli studenti» per la maturità?
Da giorni i quotidiani danno voce a ragazzi che si lamentano della difficoltà dello scritto, indicono manifestazioni contro il ministro Bianchi e chiedono che l’esame di maturità resti “dimezzato”. Queste voci sparse (e contenute dentro all'enorme calderone delle proteste studentesche di questi giorni) vengono presentate all’opinione pubblica come «l’ira degli studenti», raffigurati come un blocco compatto che esiste però solo sulle pagine dei gio...

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