Lupi lancia un appello al dialogo ai cattolici: «Il cristianesimo non è una proposta di nicchia»

Su Avvenire il deputato del Pdl dice che «c’è bisogno di dialogo per ricostruire insieme. Su tutti i temi, e anche su quelli etici»

Oggi su Avvenire compare un’intervista a Maurizio Lupi in cui il deputato del Pdl lancia un appello ai cattolici del Pdl, del Pd e del centro con Monti perché, dopo la campagna elettorale, si continui a dialogare su libertà, sussidiarietà, famiglia, impresa e scuola. «Abbiamo davanti una stagione nuova – dice Lupi. C’è bisogno di dialogo per ricostruire insieme. Su tutti i temi, e anche su quelli etici. Finita la campagna elettorale, evitiamo di issare gli stendardi e apriamo un confronto ragionevole mettendo al centro l’inviolabile dignità della persona, principio che i cattolici non difendono per loro stessi ma per il bene del Paese intero, come intuirono i padri costituenti».

LINEA DI DEMARCAZIONE. Lupi spiega di «aver sposato e continuo a sposare il Pdl perché persone di diversa provenienza si sono ritrovate su alcuni valori fondanti. Le libertà, la sussidiarietà, la famiglia, l’impresa, l’educazione», e che questo non sarà di ostacolo al dialogo. E ribattendo alla preoccupazione – dopo le uscite di Berlusconi, Bondi e Galan – che il Pdl si discosti sui temi etici dalla linea tradizionale, ribatte: «C’è sempre stata una netta linea di demarcazione. Una cosa sono i singoli diritti che spettano a ogni singolo uomo a prescindere dagli orientamenti religiosi, politici, culturali e sessuali. Altro è minare i valori non negoziabili. E dovrebbero esserli per qualsiasi credente in qualsiasi partito militi. Anche nel Pd…».

CACCIA AL CATTOLICO. Lupi dice essere sbagliato “fare la caccia al cattolico”: «le formazioni politiche non sono la composizione di un puzzle: la tessera della bioetica, quella del alvoro, un po’ di diritti civili… E il tema spesso eluso è un altro: il programma cui si aderisce corrisponde alla ragione per cui un cattolico decide di fare politica? Io, nel Pdl, ritrovo questa coerenza tra le mie opzioni fondamentali e la linea del partito». programma, chiosa in cui «al primo punto c’è la famiglia come perno della società che lo Stato deve servire e non svuotare di risorse e valori». «L’errore che non dobbiamo compiere – conclude –, nel Pdl ma anche nel Pd e nel centro, è di chiudere i cattolici in una nicchia tipo “loro sono gli esperti dei temi etici”. Niente di più sbagliato. Il nostro compito è portare una visione integrale dell’uomo e della società, incidere sulle piattaforme economiche e sociali partendo dalle grandi questioni educative e morali su cui poggiano. Il cristianesimo non è una proposta di nicchia».

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