L’Italia si mobiliti per Asia Bibi

La conferma della sentenza di condanna a morte dell’Alta Corte di Lahore per Asia Bibi, la donna cristiana pakistana accusata di blasfemia, rende evidente che ormai quello dei cristiani è un vero e proprio martirio di massa. Si tratta di una notizia sconcertante e intollerabile, e chiediamo a gran voce, come abbiamo fatto per Meriam, che la comunità internazionale si mobiliti difronte a tutto questo.

Ci rivolgiamo in particolare alla Mogherini, che sappiamo sensibile, perché nel suo nuovo ruolo faccia sentire il peso politico dell’Europa su questo fronte. Ricordiamo che la felice conclusione del caso di Meriam ha dimostrato come la mobilitazione dell’opinione pubblica possa incidere positivamente.

Per Asia Bibi ancora non è finita: ricorrerà alla Corte Suprema, terzo e ultimo grado di giudizio in Pakistan, e per allora le cose devono cambiare. La comunità internazionale, a partire dall’Europa e dall’Occidente, che della tolleranza hanno sempre fatto una bandiera e un simbolo, deve pretendere e garantire il rispetto delle libertà fondamentali, quella religiosa in primis.

tratto dal blog di Eugenia Roccella

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