Kamala Harris al posto di Biden? Non scherziamo

La vicepresidente più impopolare della storia degli Stati Uniti si dice pronta a sostituire il presidente democratico se non dovesse essere più in grado di guidare il paese. Ma da quando è stata eletta ha sbagliato tutto

Il Wall Street Journal ha teso un bel trappolone a Kamala Harris e alla campagna presidenziale di Joe Biden negli Usa. Non è stato difficile. È bastato fare una innocua domanda alla vicepresidente americana: «Ti senti pronta a servire il paese come presidente?». Secca la risposta: «Sono pronta, non ci sono dubbi. Tutti coloro che mi hanno vista all'opera sanno perfettamente che sono in grado di guidare» il paese. Inutile dire che non è così: nel 2020 il Partito democratico aveva certamente scommesso sull'ex procuratrice generale della California perché prendesse il posto di Biden nel 2024, ma le gaffe compiute a ripetizione, il disastro sull'immigrazione, l'incoerenza assurta a paradigma di ogni sua sortita politica e il gradimento colato a picco l'hanno trasformata in un'appestata, una Elly Schlein americana, un re Mida al contrario che distrugge tutto ciò che tocca.
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