Il mio amico Mario Brusa, avvocato di straordinaria e unica umanità

È scomparsa una persona a me cara, che mi introdusse all'impegno politico sin dai tempi dell'università. Nel campo della giustizia, tentò sempre di esprimere l’intelligenza della fede

La notizia della scomparsa dell’avvocato Mario Brusa, avvenuta pochi giorni fa, mi ha molto colpito e addolorato. Mario è stato un caro amico sin dai tempi dell’Università, quando assieme combattevamo per conto dei Cattolici popolari, di cui lui era il leader nazionale ed io uno dei componenti del gruppo dirigente, le battaglie della politica universitaria. L’amicizia con lui, in quegli anni, è stata per me fondamentale per coltivare la passione per la politica e anche per rimanere legato a quella forma di impegno che i Cattolici popolari rappresentavano e che era radicata dentro l’esperienza di Comunione e liberazione. Una presenza che s’identificava con il desiderio, talvolta ingenuo e baldanzoso, come ripeteva don Giussani, di voler provare a giudicare tutto quello che accadeva nel mondo ad iniziare dall’ambiente universitario che vivevamo assieme.

Gli anni di Mani Pulite

Fu grazie ad un suo impulso, ad esempio, che io in quegli anni coordinai una “commissione didattica” composta da componenti eletti nei consigli di facoltà di tutta Italia, con lo scopo di fare proposte, come studenti, sulla didattica universitaria. Certamente un tentativo ambizioso, baldanzoso e forse anche un po’ ingenuo, che sfociò in una pubblicazione e in un convegno nazionale, ma che rappresentò per me un’esperienza formidabile, che coinvolse molti studenti che poi sono diventati esponenti di rilievo del mondo pubblico e privato.

Il rapporto con lui si intensificò proprio negli anni in cui diventò lo storico difensore di Roberto Formigoni dopo essere stato uno dei giovani avvocati che si erano trovati a difendere imputati di tangentopoli nel pieno della tempesta di “Mani Pulite” nei primi anni Novanta. Ricordo le chiacchierate con lui, dove il punto dirimente era cercare di definire i contorni di una giustizia giusta, capace di perseguire i reati e al tempo stesso di rispettare l’umanità dei rei e il necessario equilibrio di un giudizio che non poteva ignorare il contesto complessivo delle vicende in atto. Un tentativo che, in quel periodo, sembrava impossibile, ma che poi ha portato ad una rilettura degli anni di Tangentopoli che oggi in molti condividono, con la messa in discussione dei modi spicci con cui veniva sbattuto non solo il “mostro” in prima pagina ma anche in galera.

Equilibrio, pazienza, ostinazione

Mario è stato anche un protagonista di straordinaria ed unica umanità. Per queste ragioni io voglio ricordare la sua figura non per retorica, ma perché in lui ho visto esprimersi, nel campo della giustizia, quel tentativo di rendere l’intelligenza della fede, intelligenza della realtà che in modo appassionato e mai domo lui ha pratico ed io nel mio ambito e impegno politico ho cercato di replicare con la medesima tenacia. Questa è per me l’eredità più grande che Mario lascia a chi intraprende il compito, non semplice, di difendere la giustizia soprattutto in favore di chi è più debole e quindi più esposto alle intemperie della vita. Con la sua testimonianza, professionale ed umana, ha reso esplicito a tutti che la giustizia richiede un equilibrio, una saggezza, una pazienza ed un’ostinazione, che deve sempre tendere verso la ricerca della verità.

Per questi motivi mi auguro che, a partire da sua moglie Rossana e dai suoi figli, a cui mi stringo nel dolore, sino a tutti coloro che intendono seguire le sue orme, questa eredità possa continuare a vivere, ed essere abbracciata da tanti altri. Il suo insegnamento, la sua professionalità e attenzione nei confronti dell’umano rappresentano un esempio di cui abbiamo oggi più che mai stringente bisogno, per realizzare quella giustizia giusta così desiderata da tutti; eppure, tante volte così lontana dall’esperienza concreta di chi si trova travolto dalle indagini. Che Mario Brusa, insieme a Rosario Livatino e tanti altri, dal cielo ci aiuti a trovare la strada giusta per renderla possibile.

Exit mobile version