Evitiamo di far crescere il numero dei cretini

La sinistra che urla al pericolo fascista fa un regalo agli estremisti di destra. «Non è da antifascisti regalare quella piazza a Forza Nuova»

Una veduta interna della sede del sindacato Cgil distrutta dai manifestanti no Green pass, Roma, 10 ottobre 2021

Ha ben ragione Libero – non certo un giornale di sinistra – a chiamarlo «il giorno dei cretini». E ha ragione Alessandro De Angelis sull’Huffington Post – non certo un sito di destra – a scrivere che urlare al «pericolo fascista» è una «spiegazione minimalista e tranquillizzante rispetto a una protesta e a un disagio più articolati». Così come ha ragione ancora Mattia Feltri a scrivere, sempre sull’HuffPost, che a continuare a gridare al “lupo nero” fa esattamente il gioco dei quattro nostalgici fascisti che alle elezioni prendono lo zero virgola zero.

«Fascista Craxi, fascista Berlusconi, fascista Salvini e infine fascista Meloni: sì è voluto ricacciare il nemico sempre più a destra con l’ovvio risultato che il nemico si è rifugiato sempre più a destra. È un postulato della fisica politica: se non riconosci all’avversario diritto di cittadinanza, l’avversario si difende nell’extraterritorialità. […] Se oggi abbiamo questa destra poco presentabile, è anche colpa della sinistra che ha delegittimato la destra presentabile. Siamo rimasti indietro di mezzo secolo, e i risultati si vedono».

Un problema per Salvini e Meloni

È chiaro che Roberto Fiore e Giuliano Castellino, Forza Nuova e coloro che hanno assaltato la sede della Cgil sono tipi poco raccomandabili (e mica da oggi) e altro non vi può essere che la condanna senza appello per quel che hanno fatto.

È altrettanto vero che noi, fossimo in Giorgia Meloni e Matteo Salvini, qualche domanda ce la faremmo in ordine a un certo linguaggio biforcuto utilizzato in questi mesi su vaccini e green pass, non fosse altro per una questione di fiuto (non sono loro due i campioni che comprendono prima di altri gli umori popolari?).

Che senso ha, con oltre l’85 per cento degli italiani col green pass e un paese che esce finalmente dall’emergenza grazie ai vaccini, questa insistenza nel fare del certificato verde una questione ideologica? Non basta loro aver cannato l’ultima campagna elettorale? Adesso che le zucche rasate si son messe di mezzo, tutto si fa più complicato, soprattutto per loro due.

Regalare la piazza a Forza Nuova

Detto questo, come notano giustamente Feltri e De Angelis, regalare la massa dei no pass a Forza Nuova è il regalo più grande che si possa fare alla formazione neofascista.

«Quello era un popolo fatto di tanta gente normale, radicalizzata, incazzata, e certo infiltrata. Ma in parecchie manifestazioni europee si sono visti scontri più duri, sampietrini e molotov, feriti e scontri violenti, il sangue che fortunatamente a Roma non c’è stato. Il tema di oggi è stroncare l’eversione e riconquistare il popolo alla democrazia. Non è da antifascisti regalare quella piazza a Forza Nuova».

È probabile che anche questa volta, come tutte le altre volte, finirà con la sinistra a urlare che tutti quelli che non sono d’accordo con lei sono «fascisti». E così il numero dei «cretini» crescerà a vista d’occhio e anche la sinistra troverà una legittimazione alla sua – altrimenti inconsistente – ragion d’essere. Simul stabunt vel simul cadent.

Foto Ansa

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