Il dialogo tra Meloni e Calenda è un altro segnale del ritorno della politica

Il leader di Azione ha discusso quasi due ore con il premier delle proposte di modifica alla manovra del Terzo Polo. Una mossa che serve a entrambi, non piace a Fi e sposta il Pd sempre più verso il M5s


Il dialogo Meloni-Calenda fa bene a entrambi, notava ieri Lorenzo Castellani sul Qn, prima che il leader di Azione incontrasse il presidente del Consiglio, ieri mattina, per discutere con lei delle proposte di modifica alla manovra del Terzo Polo. E certamente fa male al Partito democratico, dalle cui posizioni Renzi e Calenda si allontanano sempre di più, e non piace troppo a Forza Italia, alleato inquieto di Giorgia Meloni che ha tutto da perdere con un allargamento del consenso parlamentare nei confronti dell’esecutivo.

Una collaborazione che può servire a entrambi
Dopo l’incontro a Palazzo Chigi Calenda ha lodato la preparazione e la disponibilità all’ascolto del premier, apprezzandone «l’apertura su molte cose»; poi ha bacchettato il partito di Silvio Berlusconi, invitandolo ad aiutare e non a sabotare la leader di FdI, e definito «infantile» l’atteggiamento del Pd di Enrico Letta, che si sarebbe rifiutato di discutere le proposte di modifica alla manovra e si limita a...

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