Comunali, troppo a destra si perde

Dopo Milano, Bologna e Napoli anche Roma e Torino alla sinistra. Centrodestra competitivo solo dove candida persone credibili, pragmatiche e "di centro", come a Varese e Trieste

Poiché è andata come era prevedibile che andasse, non staremo a ripetere quel che abbiamo già scritto. Roma e Torino, le due città maggiori dove si era chiamati al ballottaggio, sono state conquistate dai candidati del centrosinistra. Su Tempi, Lorenzo Castellani ha già spiegato qualche giorno fa quali lezioni il centrodestra dovrebbe trarre da questi pessimi risultati.

Tra le altre, quella che dovrebbe far maggiormente riflettere è l’astensione che, in attesa degli studi sui flussi elettorali, può già ora facilmente essere imputata al mondo di centrodestra. Insomma, aveva ancora ragione Castellani a scrivere che «l’elettorato di destra è leale ma non fedele. In altre parole, se candidato e formula politica non funzionano si astiene».

Milano, Napoli, Bologna: il centrodestra ha perso male. Male è andata anche a Roma, dove pure, fino a qualche mese fa, c’erano aspettative diverse. Malino è finita a Torino dove, comunque, Paolo Damilano è riuscito a portare Stefano Lorusso al ballottaggio e a non dare quell’impressione da “sconfitta di Caporetto” che si è vissuta negli altri grandi centri.

Il centrodestra di Varese

Se perdi 5 a 0, qualche domanda te la devi fare. Ma puoi anche provare a vedere dove gli elettori ti hanno mandato segnali diversi e controcorrente rispetto al mood generale. In Calabria ha vinto Roberto Occhiuto, Forza Italia. Oppure a Trieste, dove Roberto Dipiazza, candidato moderato del centrodestra, ha avuto la meglio su Francesco Russo.

Poi c’è il caso Varese, dove Davide Galimberti (sindaco uscente, centrosinistra) ha battuto Matteo Bianchi (centrodestra, Lega “giorgettiana”) per pochi voti e dovendo sudare sette camicie. Una partita tutta giocata alla conquista del voto “di centro” per usare un’espressione politico/geografica che rende l’idea.

Non è un caso che al primo turno l’exploit elettorale l’abbia fatto la lista di centrodestra composta da Forza Italia, Nci e Pdf che ha raccolto il 13,6 per cento dei consensi, appena sotto la Lega (14,7) e il doppio di Fdi (6,9). Come è stato possibile? Come leggere un dato così in controtendenza rispetto al panorama nazionale?

Tornare competitivi

Varese è un caso che, se fossimo nella stanza dei bottoni dei leader di centrodestra, studieremmo con attenzione. Il candidato sindaco Matteo Bianchi era espressione di una Lega poco incline agli slogan e molto pragmatica, molto legata al territorio, molto chiara nelle proposte ma mai eccessiva nei toni. Forza Italia e soci hanno ottenuto a Varese un risultato che altrove si scordano, recuperando quel dna popolare e liberale che è nelle loro corde senza inseguire né la sinistra né la destra, ma avanzando proposte moderate con candidati credibili. Forse che sia tutto qui il trucco per ritornare a essere competitivi?

Certo, Varese e Trieste non sono Roma e Milano e una Caporetto resta una Caporetto. Ma da Roma a Milano, da Trieste a Varese, il messaggio che gli elettori mandano al centrodestra è sempre lo stesso: troppo a destra si perde.

Foto Ansa

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