Berlusconi a Tempi: un patto per il centrodestra unito

Il settimanale Tempi (in edicola da giovedì 22 giugno) ospita un lungo colloquio con il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. Anticipazione

Oltre all’intervista a Giorgia Meloni, il settimanale Tempi ospita sul prossimo numero (in edicola da giovedì 22 giugno) un lungo colloquio con il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, realizzato dal direttore Alessandro Giuli e Fabrizio Ratiglia. Ne riportiamo di seguito i passaggi più significativi.

Ballotaggi: Berlusconi, centrodestra unito è vincente, pronto un patto di Buongoverno.
Il leader di Forza Italia elenca i suoi punti fermi.
«Nessuna divisione all’interno del centrodestra. Certo, ci sono differenze ed è giusto che ci siano, dato che rappresentiamo tradizioni, storie e culture politiche diverse. Noi siamo liberali con una profonda radice cristiana, ci identifichiamo con convinzione nel Partito Popolare Europeo, di cui siamo espressione in Italia, rappresentiamo il centro alternativo alla sinistra, quello che vince in tutta Europa. Con queste caratteristiche Forza Italia svolge un ruolo trainante, confermato dai risultati elettorali. I nostri alleati svolgono una funzione diversa, complementare a questa, di grande dignità, perfettamente compatibile».

«Non c’è nessuna incomunicabilità da superare. C’è la normale dialettica fra forze politiche alleate ma distinte.
Non siamo un partito unico e non lo diventeremo. Il patto va benissimo, ma vorrei che riguardasse le cose che vogliamo fare insieme: per noi sono essenziali meno tasse sulle persone, sul lavoro e sulle imprese, la flat-tax più bassa possibile e uguale per tutti, con una esenzione fino a 12.000 euro, un “reddito di dignità” che affronti da subito il vero scandalo italiano, 15 milioni di persone in condizioni di povertà assoluta o relativa. E poi meno burocrazia, più sicurezza, blocco dell’immigrazione clandestina, un diverso rapporto con l’Europa, ricupero della sovranità monetaria attraverso la doppia moneta».

Centrodestra: Berlusconi, Giorgia Meloni deve essere grande protagonista, 95% programma comune già pronto.
«Giorgia è stata, giovanissima, un ottimo ministro del mio governo. Ne ho sempre apprezzato la determinazione, la competenza, il coraggio intellettuale, la capacità di analisi».

«Giorgia Meloni rappresenta una storia e una cultura politica, quella della destra italiana, che merita rispetto e che deve essere protagonista. Rimettere in gioco questa storia e questa tradizione, per decenni ai margini della vita democratica, è stata una delle svolte determinate dalla mia discesa in campo nel 1994. Sono certo che continuerò con Giorgia a seguire questa strada. Credo che molti aspetti di un programma comune siano già stati messi a punto, altri richiedono degli approfondimenti, ma direi che al 95% ci siamo. Ma il fatto di incontrarci è talmente scontato che non occorre neppure specificarlo».

Centrodestra: Berlusconi, Salvini molto efficiente, possiamo fare gioco di squadra, differenze superabili.
«Matteo Salvini è molto efficiente, ha dato nuovo slancio alla Lega Nord, ha saputo rappresentare un’area di opinione importante che legittimamente vuole essere ascoltata».

«È troppo intelligente per non sapere che l’unica possibilità di trasformare la Lega in forza di governo è realizzare un gioco di squadra all’interno di un centrodestra plurale. Sono convinto che lo farà, come è avvenuto alle amministrative, come avviene nelle grandi regioni del nord che governiamo insieme con ottimi risultati. Credo che le differenze, al di là del linguaggio e degli atteggiamenti, siano superabilissime. È falso che ci siano problemi di leadership, è un problema che si pone solo chi non vuole un centrodestra vincente».

Berlusconi, alleanza con Alfano falso problema.
Nostre porte aperte a tutti, tranne a chi cerca alleanze di comodo.
«L’ipotesi di tornare a discutere di un’alleanza con Alfano basata sui comuni valori del popolarismo europeo è un falso problema».

«Le nostre porte sono aperte a chi crede in un centrodestra come quello che ho descritto, non sono aperte a chi cerca una alleanza di comodo in vista delle elezioni».

Legge Elettorale: Berlusconi, si riparta dal sistema tedesco, Pd dimostri responsabilità.
«Subito dopo i ballottaggi si torni a discutere di legge elettorale e poco importa chi comincia».

«Noi la nostra parte l’abbiamo fatta e siamo pronti a continuare a farla mi auguro che i maggiori partiti, e prima di tutto il Pd con il quale avevamo cominciato il ragionamento sul sistema tedesco, dimostrino responsabilità. In Commissione eravamo giunti ad un accordo condiviso. Dopo i ballottaggi sarebbe logico ripartire da lì».

Berlusconi, suicida matrimonio M5S – Salvini, lo escludo.
«Una possibile futura alleanza M5S – Salvini la escludo, non mi sembrano aspiranti suicidi».

«Un matrimonio così contro natura segnerebbe la fine politica di entrambi i contraenti. Né immagino che Salvini sia disposto ad ascoltare alcune folli idee grilline, come la patrimoniale o l’imposta di successione al 50%».

Ballottaggi. Berlusconi, vince il buongoverno del centrodestra.
M5S ha dimostrato di non saper governare le città.
«Il centrodestra non è tornato, è sempre stato la maggioranza naturale degli italiani».

«Senza dubbio il Movimento Cinque Stelle ha dimostrato di non saper governare le città, ma anche il Pd non può certo essere fiero dei risultati dei suoi sindaci. Noi vinciamo per la qualità delle nostre idee e delle persone che le rappresentano, donne e uomini che non sono professionisti della politica, ma che nella società civile, nel lavoro, nelle professioni, nell’impresa, nell’impegno sociale, nella cultura, hanno dimostrato quello che sanno fare ed hanno voglia di mettere le loro capacità al servizio della collettività».

Immigrazione: Berlusconi, M5S non ha cambiato linea, improvvisa su tutto in base alle convenienze.
«Il M5S sull’immigrazione in realtà non fa fatica a cambiare linea, visto che non ha una cultura politica e dei valori di riferimento stabili e chiari».

«Il M5S procede per improvvisazioni, legate alla tattica e alle convenienze del momento. Immagino si siano resi conto che soprattutto la parte più debole del paese non è più in grado di sopportare le conseguenze drammatiche dell’immigrazione incontrollata. Noi questo lo diciamo da anni con ben altra credibilità».

Ius soli: Berlusconi, legge in parlamento non dà garanzie, è intollerabile
«In linea di principio il fatto che un ragazzo nato e cresciuto in Italia, che parla la nostra lingua, che ha frequentato le nostre scuole, che condivide stili di vita e abitudini con i suoi coetanei italiani, possa sentirsi italiano mi pare giusto e naturale. Ma non si può scherzare su una materia così delicata, né inseguire un buonismo di maniera».

«Chi vuole essere italiano non deve limitarsi a sapere la lingua o a conoscere i fondamenti della cultura italiana deve amare l’Italia, condividere i nostri valori e il nostro stile di vita. Naturalmente ha pieno diritto di praticare la religione che preferisce, ma deve come noi credere nella laicità dello Stato – che significa uno Stato non confessionale, non uno Stato privo di valori – deve credere nella pari dignità fra donna e uomo, nella libertà e nel rispetto per la diversità. A queste condizioni, ma solo a queste condizioni, i nuovi italiani sono i benvenuti. La legge discussa in questi giorni in Parlamento invece non dà nessuna garanzia e questo è intollerabile».

Foto Ansa

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