250 giuristi contro il biotestamento: le chiamano “disposizioni anticipate di trattamento” ma è eutanasia

Oggi alla Camera inizia l’esame della proposta di legge. L'appello del Centro Studi Livatino firmato da decine di magistrati, docenti, avvocati e notai

Il Centro Studi Livatino formato da magistrati, docenti universitari, avvocati e notai, ha inviato a tutti i Deputati e i Senatori l’appello che segue, quale contributo all’approfondimento della proposta di legge sulle “disposizioni anticipate di trattamento”, della quale nel pomeriggio di oggi l’Aula della Camera inizierà l’esame e il voto.

L’appello, sottoscritto da oltre 250 giuristi – ma le adesioni continuano ad arrivare – reca come prima la firma del prof. Mauro Ronco, presidente del Centro Studi Livatino, cui si affiancano quelle di giudici emeriti della Corte costituzionale come Paolo Maddalena e Fernando Santosuosso, di magistrati impegnati in ogni settore della giurisdizione, dalla legittimità al merito, dal penale al civile, al minorile, di notai e avvocati con competenze, provenienze geografiche ed esperienze diverse.

Come è analiticamente precisato nell’appello, rispetto al testo sul fine vitaapprovato nella 16esima Legislatura solo dalla Camera dei Deputati, in questa p.d.l. sono scomparsi il riconoscimento del diritto inviolabile della vita umana, il divieto di qualunque forma di eutanasia, di omicidio del consenziente e di aiuto al suicidio. La nutrizione e l’idratazione artificiali sono qualificati trattamenti sanitari: così quella che è una forma – anche temporanea di disabilità in ordine alle modalità di sostentamento fisico diventa causa della interruzione della somministrazione, e quindi di morte. Poiché mancano per definizione di attualità e hanno a oggetto un bene indisponibile come la vita, le “disposizioni anticipate di trattamento” sono ben diverse dal consenso informato: rappresentano il riconoscimento del “diritto” al suicidio, che non ha nulla a che vedere con la libertà di non essere curati. A esso, come per ogni diritto, corrisponderà un dovere: quello del medico di assecondare la volontà suicidiaria: anche per questo la p.d.l. stravolge il senso e il profilo della professione del medico. La disciplina per i minori realizza una eutanasia di non consenziente, come è già accaduto in Belgio ed Olanda. Di fronte a un testo obiettivamente inemendabile il Centro Studi Livatino auspica che il Parlamento italiano affronti le reali emergenze sanitarie; nella convinzione che chi soffre vada aiutato, oltre che a ricevere terapie adeguate, a vivere con dignità la sofferenza, non a vedersi sottratte insieme la vita e la dignità.

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Appello di giuristi promosso dal Centro Studi Livatino sulla proposta di legge riguardante le “dichiarazioni di volontà anticipate nei trattamenti sanitari”

Rinnovato impegno del medico verso il paziente e rifiuto dell’eutanasia

Da giuristi a vario titolo impegnati nella formazione, nell’attività forense e nella giurisdizione, esprimiamo forte preoccupazione per il testo unificato c.d. sulle d.a.t.-disposizioni anticipate di trattamento, in corso di esame alla Camera dei Deputati, e per ciascun singolo passaggio dell’articolato.

1. La proposta di legge, pur non adoperando mai il termine eutanasia, ha un contenuto nella sostanza eutanasico. Rispetto al testo sul “fine vita” approvato nella 16esima Legislatura dalla Camera dei Deputati il 12 luglio 2011, del quale è poi mancata l’approvazione definitiva da parte del Senato, sono scomparsi il riconoscimento del diritto inviolabile della vita umana, il divieto di qualunque forma di eutanasia, di omicidio del consenziente e di aiuto al suicidio, e ciò pone la p.d.l. in contrasto diretto con quel diritto alla vita che è il fondamento di tutti gli altri (art. 2 Cost.). A differenza del termine “dichiarazioni” adoperato nella rubrica della p.d.l., il testo attuale usa il termine “disposizioni”. La “disposizione” è in senso proprio un ordine, che orienta alla vincolatività, in spregio alla Convenzione di Oviedo del 1997, per la quale «i desideri precedentemente espressi a proposito di un intervento medico da parte di un paziente che, al momento dell’intervento, non è in grado di esprimere la sua volontà saranno tenuti in considerazione». “Desideri” è qualcosa di diverso da “disposizioni” e “tenere in considerazione” è qualcosa di diverso dall’obbligo di “rispettare la volontà espressa dal paziente” in ordine alla interruzione del trattamento sanitario, previsto dall’articolo 1 co. 7 della p.d.l. in discussione.

2. A conferma del fatto che ci si trova di fronte a una vera e propria disciplina dell’eutanasia vi è (art. 3 co. 1) la definizione della nutrizione e della idratazione artificiali quali trattamenti sanitari. Cibo e acqua vengono parificati ai trattamenti medici, se assunti attraverso ausili artificiali: quella che è una forma – anche temporanea – di disabilità in ordine alle modalità di sostentamento fisico diventa così causa della interruzione della somministrazione. Il carattere artificiale della nutrizione si presenta in svariate occasioni, per es. con il latte ricostituito per i neonati che non possono essere allattati dalla mamma per via naturale. Nessuno sostiene che la nutrizione in questi casi vada sospesa in quanto artificiale: quale è allora la differenza rispetto a un un paziente che non può nutrirsi per via orale? È evidente che il discrimine è la qualità della vita, che diventa decisiva per la sua sopravvivenza.

3. Nella stessa direzione va la revoca della “disposizione” che spazia dal rifiuto dei trattamenti sanitari al rifiuto di cibo e acqua: la revoca può essere resa da una persona capace, ma non da un incapace. Se quest’ultimo non ha nominato un fiduciario (art. 3 co. 3), la p.d.l. vincola il medico all’attuazione di una “disposizione” data anni prima, in un contesto del tutto diverso; se invece il paziente ha a suo tempo nominato il fiduciario potrebbe determinarsi un conflitto fra l’interesse di costui e quello del paziente, e in ogni caso viene demandata allo stesso fiduciario una responsabilità enorme nell’interpretare la “disposizione” espressa in precedenza. Poiché mancano per definizione di attualità e hanno a oggetto un bene indisponibile come la vita, le disposizioni anticipate di trattamento sono cosa ben diversa dal consenso informato: rappresentano il riconoscimento del diritto al suicidio, che non ha nulla a che vedere con la libertà di non essere curati. Oltretutto a esso, come per ogni diritto, corrisponderà un dovere: quello del medico di assecondare la volontà suicidiaria.

4. La p.d.l. stravolge il senso e il profilo della professione del medico, come si evince da tutto l’articolato, a cominciare dalla disciplina del consenso informato, contenuta all’articolo 1. Essa è piena di incongruenze e di macroscopici errori concettuali: che cosa significa il richiamo del co. 1 all’art. 13 Cost., quale norma costituzionale di riferimento del consenso medesimo? Forse che il medico che non esegue alla lettera volontà suicide sia parificabile a un sequestratore di persona? Manca invece il richiamo all’art. 32 Cost., e si vede: da quando, come prevede sempre all’articolo 1 il co. 2 della p.d.l., il consenso informato è “atto fondante” del rapporto fra medico e paziente? L’“atto fondante” del lavoro del medico è il perseguimento del bene del paziente! Per il co. 7 dell’articolo 1 «il medico è tenuto a rispettare la volontà espressa dal paziente», e così va «esente da responsabilità civile o penale» (a ulteriore riprova che la sua condotta è in sé contraria alla legge). Non si dice che cosa accade se in un momento così distante da quando le “disposizioni” sono state redatte il medico ritenga che il paziente sia ancora adeguatamente curabile; la p.d.l. non permette al medico l’obiezione di coscienza, a differenza di quanto accade per l’aborto. Il co. 6 dell’art. 1 dice pure che «il rifiuto del trattamento (…) o la rinuncia (…) non possono comportare l’abbandono terapeutico»: con norme così generiche e confliggenti, il medico viene caricato del peso di decisioni comunque a rischio di denuncia. La p.d.l. adopera i termini “terapia” e “cura” sovrapponendoli e non distinguendoli: quando invece “terapia” è quel che cerca di guarire una patologia, ristabilendo le migliori condizioni di salute possibili per il paziente e “misurandosi” sulla concreta situazione del malato, mentre “cura” chiama in causa l’assistenza al malato, indipendentemente dalle sue possibilità di guarigione e dall’esito della sua patologia. Hanno logiche e dinamiche diverse.

5. La disciplina per i minori realizza una eutanasia di non consenziente. Intanto vi è una grande varietà di situazioni che cadono sotto la generica qualifica di “minore di 18 anni”, che include l’adolescente, in qualche modo capace di intendere, e il neonato, il bambino di 6 anni e il giovane prossimo alla maggiore età. E’ certo comunque che colui che decide non è il paziente, e questo dilata ulteriormente gli arbitrii e le interpretazioni errate di una volontà comunque non matura. Il prevedibile sviluppo normativo – già realizzatosi in Belgio ed Olanda – è l’affidamento della decisione a “comitati etici”, chiamati a stabilire il livello accettabile di qualità della vita degna di essere vissuta.

6. La p.d.l. non è emendabile. Non di meno apprezziamo il lavoro dei deputati che hanno proposto numerosi emendamenti: essi hanno il merito di segnalare i profili critici di ogni singolo comma del testo. Quest’ultimo è tuttavia inaccettabile nell’insieme, poiché rende disponibile il diritto alla vita, orienta la medicina non al bene del paziente ma al rispetto assoluto di una volontà espressa in contesti diversi da quello in cui può venirsi a trovare, senza le informazioni e gli approfondimenti forniti nella concretezza di una patologia; e al tempo stesso mortifica e deprime in modo grave la professionalità, la competenza e l’etica del medico.

7. Auspichiamo che il Parlamento italiano affronti le reali emergenze sanitarie, derivanti da tagli sempre più consistenti al bilancio relativo alla salute e dalla irragionevole allocazione delle risorse – tali da rendere un mero enunciato l’art. 32 Cost. –, abbandonando proposte che avrebbero anche l’effetto di rendere ancora più complicato l’esercizio della professione medica, con un prevedibile incremento del contenzioso: esito di norme generiche, confuse e contraddittorie, oltre che oggettivamente sbagliate.

Roma, 27 marzo 2017

  1. MAURO RONCO – Avvocato e Professore ordinario di diritto penale Università di Padova, Presidente del Centro studi Livatino

  2. FRANCESCO AGNETTI – Avvocato a Milano

  3. DOMENICO AIROMA – Procuratore della Repubblica aggiunto Tribunale Napoli Nord

  4. GABRIELE ALESSIO – Avvocato a Vicenza

  5. SIMONA ANDRINI – Professore ordinario di sociologia del diritto Università Roma Tre

  6. STEFANO ANNIBALI – Avvocato di Macerata

  7. EMILIA ANTENORE – Magistrato del Tribunale di Milano, XIII sezione civile.

  8. GIUSEPPINA VALENTINA ARONICA – Avvocato a Palermo

  9. MARIA PIA BACCARI VARI, Professore ordinario di Diritto romano, Libera Università Maria S.S. Assunta – LUMSA, Roma

  10. ELOISA BALDACCI – Avvocato a Milano

  11. GIOVANNA BALESTRINO – Avvocato ad Alessandria

  12. MAURO BARBERIO – Avvocato a Cagliari

  13. GIOVANNI BATTISTA BARILLÀ – Avvocato e Professore aggregato di diritto commerciale, Università di Bologna

  14. UMBERTO BERTANI – Avvocato a Mantova

  15. ANDREA BETTETINI – Professore ordinario di diritto ecclesiastico Università di Catania

  16. DANIELA BIANCHINI – Avvocato a Roma

  17. FRANCESCO BIANCHINI – Avvocato a Palermo

  18. PANTALEO BINETTI – Avvocato a Brindisi

  19. ANDREA BIXIO – Professore emerito di Sociologia generale, Università La Sapienza di Roma

  20. MONICA BOCCARDI – Avvocato a Rimini

  21. ANNAMARIA BOIOCCHI – Avvocato a Pavia

  22. CLAUDIO BORGONI – Avvocato a Piacenza

  23. ANTONELLA BRAMBILLA – Magistrato al Tribunale per i Minorenni di Milano

  24. ENRICO BRAN – Avvocato e Professore aggregato di diritto fallimentare Università di Trieste

  25. UGO BRENTEGANI – Avvocato a Verona

  26. PIETRO BROVARONE – Giudice onorario al Tribunale di Biella

  27. CARLO BRUNETTI – Notaio in Piacenza

  28. VALTER BRUNETTI – Sostituto Procuratore della Repubblica al Tribunale di Napoli

  29. LUCA BASILIO BUCCA – Avvocato a Barcellona Pozzo di Gotto

  30. ANTONIO BUCCARO – Magistrato al Tribunale di Foggia

  31. GIUSEPPE BUSCICCHIO – Avvocato a Potenza

  32. FRANCESCA CALOI – Avvocato a Verona

  33. FABIO CANDALINO – Avvocato a Santa Maria Capua Vetere

  34. ALESSANDRO CANDIDO – Avvocato e Assegnista di ricerca in diritto pubblico, l’Università Cattolica del Sacro Cuore

  35. VINCENZO CANGEMI – Avvocato e Dottorando di ricerca in diritto del lavoro, Università di Padova

  36. VINCENZO CANNELLI – Avvocato a Macerata

  37. MARIAROSA CANTARELLA – Avvocato a Pavia

  38. GIUSEPPE CAPOCCIA – Procuratore della Repubblica di Crotone

  39. ANTONIO CARAGLIU – Avvocato a Trieste

  40. MICHELE CARDUCCI – Professore ordinario di Diritto costituzionale comparato, Università del Salento

  41. ANTONIO CARLEO – Avvocato a Napoli

  42. GIOVANNI CAROCCI – Avvocato a Firenze

  43. ANDREA CAROPPO – Avvocato a Lecce

  44. ELISABETTA CARTAPANI – Avvocato a Brescia

  45. CARLO CASINI – presidente di sezione emerito di Cassazione, presidente onorario della Federazione europea “Uno di noi per la vita e la dignità dell’uomo”, presidente onorario del Movimento per la vita italiano

  46. MARINA CASINI – Ricercatore di bioetica e Medical Humanities alla Facoltà di Medicina dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma

  47. GUIDO CASTELLI – Avvocato ad Ascoli Piceno

  48. MASSIMO CASTRUCCI – Avvocato a Milano

  49. ISABELLA CAVALLERI – Avvocato a Milano

  50. FRANCESCO CAVALLO – Avvocato a Lecce, dottore di ricerca in Diritto Costituzionale italiano e comparato all’università del Salento

  51. STEFANIA CENTONZE – Avvocato a Roma

  52. GIANCARLO CERRELLI – Avvocato a Crotone

  53. FABRIZIO CIAPPARONI – Professore associato emerito di Storia del diritto medievale e moderno all’Università di Teramo

  54. ALDO CIAPPI – Avvocato a Pisa

  55. MARIO CICALA –Presidente di sezione emerito della Corte di Cassazione

  56. ALESSANDRO CIGNOLI – Avvocato a Pavia

  57. CARLO CIGOLINI – Avvocato a Genova

  58. MARIA ANTONIA CIOCIA – Professore Ordinario di diritto privato, Seconda Università di Napoli

  59. FRANCESCO CIOCIA – Consigliere della Corte di appello di Napoli

  60. FIAMMETTA COGGI – Avvocato a Milano

  61. FRANCESCO COLUCCI – Notaio a Riccione

  62. MASSIMO CONGEDO – Avvocato a Lecce

  63. ANTONIO CORADELLO – Avvocato a Trento

  64. LUIGI CORNACCHIA – Professore associato di diritto penale, Università del Salento

  65. MARIA ASSUNTA COZZOLINO – Avvocato a Civitavecchia

  66. FEDELE CUCULO – Professore ordinario di sociologia del diritto Università di Chieti

  67. ANGELO CUNTRERI – Avvocato ad Agrigento

  68. ENRICO CUCCODORO – Professore associato di Istituzioni di diritto pubblico e organizzazione costituzionale, Università del Salento

  69. ACHIROPITA CURTI – Avvocato ad Ancona

  70. EMANUELE CURTI – Avvocato a Roma

  71. EMANUELE CUSA – Avvocato e Professore associato di diritto commerciale nell’Università di Milano-Bicocca

  72. ALESSANDRO D’ALESSANDRO – Avvocato a Milano

  73. ALFONSO D’AVINO – Procuratore aggiunto della Repubblica, Tribunale di Napoli

  74. LORENZO DA PRA GALANTI – Avvocato a Milano

  75. LUCIO DE ANGELIS – Avvocato a Roma

  76. PAOLO DE CARLI – Notaio, Professore ordinario emerito di diritto dell’economia all’Università degli studi di Milano

  77. GIANPIERO DE CESARE – Notaio a Torre del Greco (NA)

  78. ROBERTO DE MIRO D’AJETA – Avvocato a Roma

  79. NICOLA DEL PIANO – Avvocato ad Aversa

  80. MASSIMILIANO DI BARTOLO – Dottore di Ricerca in Filosofia del Diritto e Biogiuridica, Università di Roma Tor Vergata

  81. LINA DI DOMENICO – Magistrato di sorveglianza a Novara

  82. DANILO DINOI – Avvocato a Lecce

  83. CRISTIANA DONIZETTI – Avvocato a Palermo

  84. ANTONELLA FABOZZI – Notaio a Savona

  85. ALBERTO FALZONI – Avvocato a Treviso

  86. GABRIELE FANTI – Avvocato a Bologna

  87. AMEDEO FANTIGROSSI – Notaio a Piacenza

  88. FRANCESCO FARRI – Avvocato a Firenze

  89. MAURILIO FELICI – Professore associato di Istituzioni di diritto Romano, Libera Università Maria S.S. Assunta – LUMSA, Palermo

  90. LIDIA FARAVELLI – Avvocato a Genova

  91. ANNALISA FERRAMOSCA – Avvocato a Bologna

  92. LORETTA FERRAMOSCA – Avvocato, Dottore di ricerca in diritto del lavoro, Università di Bari

  93. FRANCESCA FERI – Avvocato a Pistoia

  94. UGO FERI – Avvocato a Firenze

  95. MARCO FERRARESI – Ricercatore di diritto del lavoro, Università di Pavia

  96. MATTIA FRANCESCO FERRERO – Avvocato a Milano

  97. PAOLO FERRETTI – Professore associato di Diritto romano, Università di Trieste

  98. MICHELE FIORINI – Avvocato a Verona

  99. CARMELO FLORIDIA – Avvocato a Ragusa

  100. FRANCESCO FONTANA – Giudice di Pace a Torino ed Avvocato a Milano

  101. EMANUELE FORESTI – Avvocato a Brescia

  102. LORENZO FORNACE – Sostituto Procuratore della Repubblica del Tribunale di Imperia

  103. VINCENZO FORNACE – Avvocato a Torino

  104. FABIO MASSIMO GALLO – Presidente vicario della Corte di Appello di Roma

  105. GABRIELLA GAMBINO – Professore aggregato di Bioetica e Università degli Studi di Roma Tor Vergata

  106. MARIA DE LAS MERCEDES GARCIA QUINTAS – Docente di Storia del diritto italiano, Libera Università Maria S.S. Assunta – LUMSA, Palermo

  107. NICOLETTA GELLOTTO GENTILE – Avvocato a Foggia

  108. CLAUDIO GENTILE – Avvocato a Roma

  109. EMANUELA GIACOBBE – Professore ordinario di diritto privato, Libera Università Maria S.S. Assunta – LUMSA, Roma

  110. CHRISTIAN GIANGRANDE – Avvocato a Bologna

  111. ELISA GIGANTI – Avvocato a Ravenna

  112. IDA GIGANTI – Avvocato a Palermo

  113. EMANUELA GIORDANO – Magistrato del Tribunale di Genova

  114. GUIDO GIOVANNELLI – Avvocato a Prato

  115. UBALDO GIULIANI BALESTRINO – Avvocato e Professore ordinario emerito di diritto penale commerciale alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Torino

  116. ANGELO MATTIA GRECO – Avvocato a Lecce

  117. GIOVANNI GRECO – Avvocato a Roma

  118. GAETANO LAURO GROTTO – Avvocato a Roma

  119. LUCIA GUIDA – Avvocato

  120. ELISABETTA IANNELLI – Avvocato a Roma

  121. ENRICO INFANTE – Sostituto Procuratore della Repubblica del tribunale di Foggia 

  122. FULVIO INGAGLIO LA VECCHIA – Avvocato a Palermo

  123. LORENZO JESURUM – Avvocato a Roma

  124. ELISABETTA JORIO – Notaio a Narni

  125. LEONARDO LAZZERI – Avvocato a Firenze

  126. PAOLO LAZZERI – Avvocato a Gorizia

  127. LUCIA LEONCINI – Giudice al Tribunale di Pistoia

  128. CARMELO LEOTTA – Avvocato a Torino. Professore associato di diritto penale, Università Europea di Roma

  129. FABIO LIPAROTI – Avvocato a Cosenza

  130. LORETTA LOMBARDELLI – Avvocato a Macerata

  131. ADA LUCCA – Giudice al Tribunale di Genova

  132. PAOLO MADDALENA – Vicepresidente emerito della Corte costituzionale

  133. LAURETTA MAGANZANI – Professore ordinario di diritto romano, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano

  134. ALESSIA MAGLIOLA – Magistrato al Tribunale Sorveglianza Lecce

  135. VINCENZINA MAIO – Avvocato a Salerno

  136. ALFREDO MANTOVANO – Consigliere alla Corte di Appello Roma

  137. DORA MANTOVANO – Avvocato a Roma

  138. BARBARA MARCHIÒ – Avvocato a Pordenone

  139. ANDREA MARCHIORI – Avvocato a Macerata

  140. FRANCESCA MARIANO – Magistrato alla Corte d’Assise di Lecce

  141. FRANCESCO MARISCA – Avvocato a Roma

  142. GIUSEPPE MAROTTOLI – Avvocato a Roma

  143. PASQUALE MAROTTOLI – Professore di diritto Romano, Università di Macerata

  144. GIUSEPPE MARRA – Consigliere addetto al Massimario della Corte di Cassazione

  145. MANLIO MARSILI – Avvocato a Rimini

  146. ROBERTA MASOTTO – Avvocato a Padova

  147. VINCENZO MASSARA – Avvocato in Lamezia Terme

  148. LIVIA MAURIZI – Avvocato in Pavia

  149. FRANCESCA MAZZA – Avvocato in Milano

  150. FRANCESCO MAZZARELLA – Avvocato a Napoli

  151. EMIL MAZZOLENI – Dottore di Ricerca in Filosofia del Diritto, Università degli Studi di Milano

  152. MATTEO MECATTI – Avvocato a Firenze

  153. GUIDO MENARINI – Avvocato a Ferrara

  154. PIERGIORGIO MICALIZZI – Avvocato a Roma

  155. EMANUELA MIDOLO – Avvocato e Dottore di ricerca in Bioetica, Università Cattolica del Sacro Cuore

  156. MARIA TERESA MINNITI – Avvocato a Pavia

  157. GIUSEPPE MINUTOLI – Presidente sezione civile del Tribunale di Messina

  158. VINCENZA MONTONERI – Avvocato ad Ancona

  159. ROSA ANGELA MORAGLIA – Avvocato a Genova

  160. MARIA VITTORIA MORAGLIA – Avvocato a Genova

  161. PAOLO MORAGLIA – Avvocato a Genova

  162. PINO MORANDINI – Magistrato del TAR

  163. CARLO MUSSI – Notaio a Monza

  164. SIMONA MUZZO – Avvocato a Pisa

  165. FRANCESCA NADDEO – Professore associato di diritto civile Università di Salerno

  166. SARA NAPOLEONI – Avvocato a Perugia

  167. STEFANO NITOGLIA – Avvocato a Roma

  168. MARGHERITA NOBILE – Avvocato a Milano

  169. LAURA NOLA – Avvocato a Pavia

  170. DANIELE ONORI – Avvocato a Roma

  171. ALESSANDRO PACHERA – Avvocato a Verona

  172. VALERIA PAGANI – Avvocato a Milano

  173. ENRICO PAGANO – Avvocato a Milano 

  174. MARIA PAGANO – Avvocato a Modena

  175. MARISTELLA PAIAR– Avvocato a Trento

  176. MAURO PALADINI – Professore Associato di Diritto Civile, Università di Brescia

  177. ROSA MARIA EMILIA PALAVERI – Avvocato

  178. GIUSEPPE PALMIERI – Avvocato a Milano

  179. PAOLO PALUMBO – Docente di diritto ecclesiastico e canonico, Università Giustino Fortunato di Benevento

  180. ANNA PANFILI – Avvocato a Genova

  181. PAOLO PANUCCI – Avvocato a Pavia

  182. VITO PASSALACQUA – Avvocato a Marsala

  183. MARCO PERAZZINI – Avvocato a Bologna

  184. GIUSEPPE PERGOLA – Avvocato a Potenza

  185. PIERCARLO PERONI – Avvocato a Brescia

  186. GIOVANNI PETTINARI – Avvocato a Macerata

  187. PIETRO PICIOCCHI – Avvocato a Genova

  188. FRANCESCA PIERGENTILI – Dottore di ricerca in Categorie giuridiche e tecnologia, Università Europea di Roma

  189. ENRICO PIERMARTIRI – Avvocato a Fermo

  190. MAURIZIA PIERRI – Ricercatrice confermata di Diritto pubblico comparato, Università del Salento

  191. SIMONE PILLON – Avvocato a Perugia

  192. ALBERTO PISTONE – Avvocato a Catania

  193. GIOVANNA PITITTO – Avvocato a Parma

  194. MARGHERITA PRANDI – Avvocato a Piacenza

  195. LUCA PUCCINI – Avvocato a Pisa

  196. ELISA PUGLIELLI – Notaio a Roma

  197. CECILIA RAMAIOLI – Avvocato a Pavia

  198. GIORGIO RAZETO – Avvocato a Vercelli

  199. GIOVANNA RAZZANO – Professore aggregato di istituzioni di diritto pubblico, Università ‘La Sapienza’ di Roma

  200. ROBERTO RESPINTI – Avvocato a Milano, Collaboratore alla Cattedra di Diritto del lavoro e docente al Master di II livello in Diritto del lavoro e Relazioni industriali nell’Università degli Studi di Milano

  201. CHIARA MARTINA DIONILLA RIBOLDI – Avvocato a Monza

  202. RICCARDO RICOTTI – Avvocato a Pavia

  203. MICHELE RIONDINO – Professore ordinario di diritto penale, Università Lateranense

  204. GIORGIO RIZZO – Notaio in Roma

  205. GIACOMO ROCCHI – Consigliere della Corte di Cassazione

  206. MASSIMO RONCHI – Avvocato a Bresso

  207. ANGELO MARIA ROVATI – Avvocato a Pavia

  208. MIRKO RUFFONI – Avvocato a Vicenza

  209. ANTONIO RUGGERI – Professore ordinario di Diritto costituzionale, Università degli Studi di Messina

  210. MARCO RUGGIO – Avvocato a Lecce

  211. ALFREDO RUOCCO – Consigliere Corte di appello Roma

  212. MARIA LETIZIA RUSSO – Avvocato a Palermo, dottore di ricerca in diritti umani, Università di Palermo

  213. ROSARIO RUSSO – Avvocato a Verona

  214. EVA SALA – Avvocato a Milano

  215. ANGELO SALVI – Avvocato a Roma

  216. SALVATORE SFRECOLA – Presidente emerito di Sezione della Corte dei conti

  217. ALESSANDRA SANGALLI – Avvocato a Pavia

  218. FERNANDO SANTOSUOSSO – Vicepresidente emerito della Corte Costituzionale

  219. MARIA TERESA SAVINO – Avvocato a Roma

  220. ALBERTO SCAPATICCI – Avvocato a Torino

  221. FRANCESCO SCIFO – Avvocato a Cagliari

  222. CIRO SEPE – Avvocato a Napoli

  223. COSTANZA SETTESOLDI – Avvocato a Pisa

  224. SANDRA SIRACUSA – Avvocato a Brescia

  225. MARIA CHIARA SOLARI – Avvocato a Genova

  226. FRANCESCO SPIAZZI – Avvocato in Verona

  227. STEFANO SPINELLI – Avvocato a Forlì Cesena

  228. GIACOMO STEVANI – Avvocato a Roma

  229. GIULIANO STRACCI – Avvocato a Macerata

  230. ANTONIO TARANTINO – Professore ordinario di Filosofia del diritto, Università di Lecce

  231. SALVATORE TARANTINO – Avvocato a Termini Imerese

  232. EUGENIA TASSITANI FARFAGLIA – Notaio a Recco

  233. MARIA LUISA TEZZA – Avvocato a Verona

  234. PAOLO TOGNI – Professore di diritto e legislazione dell’ambiente, già Capo di gabinetto al Ministero dell’Ambiente

  235. CARLO GIULIO TORTI – Avvocato a Catania

  236. RITA TRANQUILLI LEALI – Professore di diritto della navigazione, già rettore Università di Teramo

  237. AUGUSTO TRUZZI – Avvocato a Trieste

  238. VINCENZO TURCHI – Professore associato di Diritto canonico e di Diritto ecclesiastico, Università del Salento

  239. GIOVANNA TURCHIO – Avvocato a Piacenza

  240. RICCARDO TURRINI VITA – Dirigente Generale Ministero della Giustizia

  241. ARMANDO TURSI – Avvocato e Professore ordinario di diritto del lavoro, Università degli Studi di Milano

  242. BENEDETTO TUSA – Avvocato a Milano

  243. PAOLO VALIANTE – Magistrato del Tribunale di Nocera Inferiore

  244. FILIPPO VARI – Professore ordinario di diritto costituzionale, Università Europea di Roma

  245. RENATO VENERUSO – Avvocato a Napoli

  246. MICHELE VENTURIELLO – Avvocato e docente nella SSPL dell’Università di Roma Tre

  247. LAURA VERSACE – Avvocato a Roma

  248. ANGELO VIANELLO – Notaio a San Donà di Piave

  249. ALDO ROCCO VITALE – Dottore di ricerca in Storia e Teoria generale del diritto europeo, Università degli Studi di Roma Tor Vergata

  250. GUIDO VANNICELLI – Magistrato Tribunale di Milano

  251. CATERINA VERRIGNI – Professore aggregato di Diritto tributario, Università di Chieti-Pescara

  252. LORENZO VITALI – Avvocato a Bergamo

  253. ANTONELLA VOLPE – Avvocato a Roma

  254. GIUSEPPE ZOLA – Avvocato, consigliere emerito Corte dei Conti Lombardia

Foto ospedale da Shutterstock

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