Ucraina. L’impegno a metà dell’Occidente non basta più

La Russia avanza a Severodonetsk e in tutto il Donbass. Kiev ha bisogno di armi sofisticate e prestiti miliardari per sopravvivere. Ma l'Occidente tentenna, indeciso su come contrapporsi a Mosca

La battaglia per il controllo di Severodonetsk, nell'est dell'Ucraina, si combatte isolato per isolato, strada per strada. L'esercito di Kiev sta opponendo una strenua resistenza ai russi, la cui potenza di fuoco è però superiore di 10 a 1. I soldati di Mosca sono riusciti a distruggere l'ultimo ponte che collegava la città adagiata sulla riva destra del fiume Siversky Donets alla parte occidentale dell'Ucraina, isolandola completamente e tagliando ogni via di fuga alla resistenza.
La Russia avanza rapidamente
Secondo il governo di Kiev, per evacuare i feriti e assicurare i rifornimenti ai propri uomini l'esercito ucraino potrebbe ricorrere a pontoni o a ponti di barche, ma la situazione sul terreno è «sempre più difficile», come ammesso dal sindaco Oleksandr Stryuk. Secondo il Financial Times, l'Ucraina perde dai 100 ai 200 soldati al giorno in guerra, che si vanno ad aggiungere a 600 feriti in media per un totale di 800 uomini persi ogni 24 ore.

Se la Russia riuscisse ...

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