Todd Akin si scusa per le parole sullo stupro. Il Gop resta contro l’aborto

«Ho sbagliato ad usare le parole», spiega il candidato senatore la cui gaffe ha fatto il giro del mondo. A Tampa il documento sulla linea da adottate dai repubblicani sull'aborto rimarrà però quella pro life

«Mi sembra innazitutto da quello che ho compreso da alcuni medici che [la gravidanza], nel caso di uno stupro legittimo, è davvero rara. Il corpo femminile reagisce per frenarla. Ma ipotizziamo che accada comunque. Penso che ci debba essere una punizione, ma la punizione deve essere contro il violentatore e non contro il bambino». Sono le parole del candidato repubblicano al Senato per lo Stato del Missouri, Todd Akin, rilasciate domenica scorsa a una tv locale del Missouri, la Ktvi-Tv, che hanno fatto il giro del mondo mettendo in crisi il partito repubblicano. Per altro chiamato a prendere posizione sull’aborto tra pochi giorni, quando si radunerà alla convention repubblicana di Tampa dal 27 al 31 agosto per ufficializzare la candidatura alle presidenziali di Mitt Romney.

Il candidato Romney ha chiesto subito ad Akin di scusarsi e di dare spiegazioni di quanto dichiarato. Akin è intervenuto cercando di chiarire l’uso errato della parola “legitimate”. La parola “legittimo” sarebbe stata usata dal leder del Missouri al posto di “vero e proprio”, intendendo l’atto sessuale in cui la donna non è consenziente: «L’errore che ho fatto è stato nelle parole che ho usato, non nel mio cuore, e chiedo il vostro perdono. Come padre di due figlie, io voglio una giustizia severa contro i violentatori. Ho compassione per le vittime delle violenze sessuali e prego per loro», ha chiarito rivolgendosi direttamente agli elettori. Sembra poi che Akin si sia riferito ad un rapporto medico in cui si legge che il corpo della donna se violentato blocca per lo spavento le sue capacità riproduttive. Due superficialità che rimangono troppo gravi per il candidato. E che hanno destato un numero di reazioni tale da spingere Romney e il partito a chiederne le dimissioni. Ma Akin ha rifiutato di lasciare il suo posto ad altri rendendo tutto più incerto. Infatti, scaduti i termini entro cui era possibile accettare le dimissioni, al partito restano le vie legali, il cui esito sarebbe solo fra un mese e a due dalla data delle elezioni.

Ad aggravare le cose c’è poi il fatto che la gaffe arriva proprio a una settimana dalla convention di Tampa, gettando i riflettori sul documento sull’aborto che dovrà essere approvato in quell’occasione dal partito. I repubblicani fino ad oggi hanno scelta la via senza compromessi né eccezioni alla condanna dell’aborto. Ora tutti attendono al varco Romney, anche se è difficile che decida ridiscutere su un tema che vede praticamente unanime il Gop.

Ieri, infatti, il documento che condanna l’aborto, senza eccezioni per lo stupro, «fedele alle verità auto evidenti contenute nella Dichiarazione di Indipendenza», considerando «la santità della vita umana» e il fatto che «un bambino non ancora nato ha il diritto fondamentale di nascere che non può essere infranto», è stato  approvato dal partito. E così com’è dovrà essere accettato dai delegati della convention di Tampa. Il fatto poi che nessuno dei membri del partito abbia proposto di includere eccezioni conferma la previsione secondo cui il Gop approverà il testo così com’è, restando fedele alla sua tradizione.

@frigeriobenedet

Exit mobile version