Sondaggi. Primo il Pd di Renzi. Forza Italia supera il M5S. Ncd al 7 per cento

Nel primo sondaggio 2014 il partito di Berlusconi al 22,3 per cento sorpassa quello di Grillo, fermo al 21,2 per cento. Sostanziale pareggio tra le coalizioni

Il primo sondaggio 2014 è quello targato Ipsos per Ballarò e trasmesso su Rai tre il 7 gennaio: dati che rivevalo uno sorpasso significativo di Forza Italia di Silvio Berlusconi, che passa davanti al Movimento cinque stelle di Beppe Grillo, e diventa il secondo partito d’Italia, dietro il Pd al 33 per cento.

I DATI NEL DETTAGLIO. Secondo l’Istituto diretto da Nando Pagnoncelli (che ha realizzato 800 interviste su oltre 7.600 contatti sulle intenzioni di voto alla Camera), dall’inizio di dicembre sino a quello di gennaio Forza Italia è cresciuta fino al 22,3 per cento, mentre il M5S scivolava di 4 punti percentuali dalle intenzioni di voto, passando dal 25,6 per cento al 21, 2 per cento. Ridotto ormai al lumicino, invece, Scelta civica di Mario Monti, che è passata in un solo mese dal 8,3 per cento al 2,3 per cento. Negativo, anche se in modo più lieve di Sc, anche il percorso di Sel, che passa dal 3,2 al 2,7. Indiscutibilmente positivo l’effetto delle primarie e della vittoria di Matteo Renzi per il Pd, passato dal 25,4 del pre-primarie al 33 per cento attuale.

LE COALIZIONI. Se singolarmente tra il Pd e Forza Italia ci sono ancora più di dieci punti percentuali di distanza, il discorso cambia se si osserva alle coalizioni. La crescita di Forza Italia, infatti, ha significato una sostanziale parità sotto quest’altro punto di vista: il centrosinistra arriverebbe al 36 per cento, il centrodestra (complice anche un Nuovo centrodestra al 7 per cento) al 35 per cento. Il centrodestra in particolare secondo Pagnoncelli avrebbe raccolto il consenso più centrista dei delusi montiani. È cresciuto significativamente però anche il numero degli indecisi e astenuti, che è passato dal 27 per cento di dicembre al 31 per cento attuale.

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