Riforma Senato, bagarre per il “Canguro”. La giunta stabilisce che è legittimo

Il presidente Grasso ha applicato il "raggruppamento" automatico degli emendamenti simili o uguali, e ieri ha permesso di cancellarne 1.400 in una sola votazione. Le opposizioni sono insorte

Gli italiani stanno imparando a conoscere un nuovo gergo della lingua, il “senatese”, ovvero quello in uso a Palazzo Madama. Dopo il lemma “ghigliottina”, che avrebbe aria da post rivoluzione francese (e invece significa solo che se non si fa in fretta a votare gli emendamenti ad un decreto legge, entro una certa ora e giorno precisi si passa al voto punto e basta), si è passati ad atmosfere più di “caccia”, con la parola “tagliola” (a ciascun gruppo viene assegnato un tempo per esporre le proprie idee e i propri emendamenti, dopo di che non si può più parlare).

ARRIVA IL CANGURO. Da qualche giorno il vocabolario si è arricchito di una parola dal sapore più “australe”. Il canguro indica la prassi di raccogliere gli emendamenti, quando sono troppi, per argomenti analoghi o quando addirittura sono uguali: se ne vota uno solo, se passa passano tutti, altrimenti sono tutti bocciati. Il “canguro” va particolarmente forte da ieri: il presidente Piero Grasso con questo sistema è riuscito a sbarazzare il campo da 1.400 emendamenti su 7.800, al “costo” del voto di uno solo.

LA GIUNTA: “USO CANGURO LEGITTIMO”. La prassi voluta da Grasso non è nuova, né è la prima volta che la si è usata. Di fronte all’estremo male del mancato accordo e del rifiuto di ogni dialogo con il governo da parte delle opposizioni, e soprattutto di fronte a 7.800 emendamenti di cui in un giorno di lavoro erano stati votati solo 4, Grasso è passato all’estremo rimedio del canguro. Vedendosi cancellare quelle migliaia di emendamenti, le opposizioni stamattina sono salite sulle “barricate”, chiedendo di fermare i lavori e che la giunta per il regolamento potesse riunirsi per controllare che tutto fosse corretto. La sospensione sarebbe dovuta durare poco, al massimo un’ora, invece è durata fino alle 15. Alla fine della riunione di giunta, il senatore Francesco Russo del Pd ha annunciato che l’uso del canguro è stato ritenuto legittimo. La giunta lo ha deciso con 10 voti a favore e 4 contrari, e quindi si andrà avanti ad usarlo, con buona pace di M5S, Sel e Lega (che avevano votato ovviamente contro).

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