Renzi aveva promesso di stupirci sulla scuola. Tutto rimandato. In effetti siamo stupiti

Nell'intervista concessa al settimanale Tempi, il presidente del Consiglio Matteo Renzi aveva detto: «Sulla scuola vi stupirò». Ma qualcosa è andato storto

Nell’intervista concessa al settimanale Tempi, il presidente del Consiglio Matteo Renzi aveva detto: «Sulla scuola vi stupirò». In particolare, aveva fissato nella data di oggi, in cui si svolge il Consiglio dei ministri, il giorno in cui presentare le novità.

«Sulla scuola stiamo lavorando, e seriamente, con il ministro Giannini e con la sua squadra. E il 29 agosto presenteremo una riforma complessiva che, a differenza di altre occasioni, intende andare in direzione dei ragazzi, delle famiglie e del personale docente che è la negletta spina dorsale del nostro sistema educativo. Che non è affatto vero sia un problema, ma un asset strategico del nostro Paese, che va valorizzato e messo in sicurezza. In ogni caso la sfida educativa è la mia priorità. Tra dieci anni l’Italia non sarà come l’avranno fatta i funzionari degli uffici studi delle banche o i politici di Montecitorio; l’Italia sarà come l’avranno fatta le maestre, i maestri, gli insegnanti».

Qualcosa deve essere andato storto (il problema è sempre lo stesso: le coperture finanziarie). Dopo l’intervento del ministro Stefania Giannini al Meeting di Rimini, in cui si ribadivano grandi sorprese e rivoluzioni, sono uscite altre notizie. La prima che non ci sarebbe stato alcun decreto, poi che tutto era stato rinviato. «È solo un rinvio per evitare di mettere troppa carne al fuoco, la riforma non salta», dicono da Palazzo Chigi.

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