Perché fare una scuola paritaria?

Perché esiste un “manipolo” di persone convinte che una scuola dotata di una significativa capacità educativa possa essere veramente utile al benessere civile del territorio

Caro direttore, arrischio una risposta secca alla tua domanda: Perché fare una scuola paritaria?

Perché esiste un “manipolo” di persone – legate fra loro, legate ad un territorio e legate ad un soggetto educativo più grande da cui vengono a loro volta educate – convinte che una scuola dotata di una significativa capacità educativa possa essere veramente utile al benessere civile del territorio. Questa convinzione deve essere tanto chiara e convinta da poterne parlare con chiunque si incontra per strada. Se, parlandone, il soggetto si allarga fino ad essere in grado di “procurarsi chiodi e martello per costruire la scuola”, si può partire.

In sintesi: è tutta una questione di legami. Così è nato il Don Gnocchi e la sua forza educativa ed aziendale si può spiegare e raccontare solo così. Aggiungo solo un’osservazione critica sulla lettera di Elena Clerici, che nel suo complesso apprezzo moltissimo. Le scuole cattoliche degne di tal nome, dal tempo dei monasteri benedettini fino ai Collegi arcivescovili della Diocesi di Milano, si sono valse a pieno dell’”umanesimo cristiano” ma non nascono da un’idea di uomo (pur indispensabile) ma da una passione per il bene del popolo.

Foto Ansa

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